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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Primo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 559

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a cura di Federico Adamoli

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   3f3o
   ANNALI
   s'arrogassero la facoltà di render ragione, o di cir-coscrwere l'autorità de'Pretori ne* lor Distretti, nè potesser per ultimo essi, e i lor Consiglieri valersi delle rendite pubbliche senza 1* assenso de' rispettivi Comuni- I Consiglieri, per quanto appare, eran que'medesimi che intervenivano a'parlamenti sotto nome d'Ambasciatori. Ciascuna poi delle terre affidava ad un prescritto numero di cittadini 1' ispezione sopra le cose di guerra, e tutt' altre che ri-guardasser la lega. In Bologna, a ciò che narra uno storico , i prescelti ascesero a cento.
   Ma Federigo, ravvolto spesse volte ne'rischi dall'imprudenza, ostentava incontrandoli una fermezza atta a scongiurar la fortuna. Da Pescara, ove congregar onsi per suo comando i primi del Regno , mosse all' aprir della primavera , e inoltrò perfino a Ravenna (6 Marzo). Nello spazio d'oltre ad un mese, eh' ivi arrestossi, lo rinforzarono i Comuni e nobili della Romagna al di là del Lamone, finché l'esercito intero penetrò nel Distretto de'Faentini. Erano a quel tempo in Faenza i Rettori Lombardi occupati a ricevere il giuramento, e aspirava l'Imperatore a sorprenderli e porre a mal partito la terra. Se non che i cittadini come s* avvidero d'alcuna schiera, che affidavasi per entro a'muri, assaliroula d'improvviso e forzaronla a dar le spalle. I Riminesi che venivan da presso coi Ravennati , vista la strage retrocessero sul Forlivese , e 1* Imperatore fallito nel suo disegno si ritrasse ad Imola in salvo fra le angustie della montagna. Colà a preghiera di quel Comune decretò che si ristorassero le mura e il vallo, e Castello Imolese giacque per non risorger più mai. Nè pareva cauto l'avventurarsi lungo 1' Emilia. Da Medicina derivò sul Panaro per lo Distretto di san Giovanni in Persiceto, e di là pervenne in Cremona (...Maggio).
   E molta in quel parlamento fu la frequenza dei grandi. Vennero a seguito di Federigo , o vi s'incontrarono, Corrado Vescovo di Porto, Legato per lo Pontefice, gli Arcivescovi Alberto di Maddeburgo.