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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Primo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 559

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   E s*aggiunse, che le ròcche e terre d'Alberto Conte da Prata, figliuolo d'Alberto Conte, quante possedeva da Monterà mi ce a san Rofillo, trasferite per vendita a signor nuovo in disprezzo delle leggi ve-glianti che esigevano 1* assenso pubblico , rimasero devolute al Comune co'loro servi e manenti. -
   Cessò di vivere in sull'autunno Azzo Soldani, gran Maestro di Leggi, il quale ebbe sepolcro ia san Gervasio-: e racconta Odofredo che i Lettori in quest'anno, per riverenza al defunto, tardarono a salir le Cattedre perfino all'Ognissanti. E quest'espressione dimostra ohe le Scuole dell' Istituto si riaprivano forse a san Petronio, come oggigiorno le Pie.—Sorsero intanto a sostegno del nostro Studio? oltre al Fiorentino Accursio, che denominarono il dosatore, Bonifazio d'Oderico de'Bonconsiglj, Larn-bertino d'Azzo Gardini, Benedetto da Benevento e Giovanni da Blanosco o Blanasco. Nè fra gli alunni stranieri che udiron Azzo, meritaronsi poca lode Alessandro da sant' Egidio, Bernardo d' Orna e Martino dal Cassaro, detto da Fano; e più estesa fama comprassi Pier dalla Vigna, che levatosi da basso stato a supremi onori, ed a somma ricchezza ricadde in seguito luttuoso obbietto alle ingiurie della fortuna. Questo Pier dalla Vigna o dalle Vigne , era sì povero in fanciullezza , che procaccia-vasi il vitto accattando. Ebbe poi, a quanto pare, maestro di Grammatica il famoso Bene, e di ,Leggi Balduino. In seguito, passando di Bologna Federigo per la corona, fu preso forse della dottrina di costui , e seco lo volle non ultimo della corte. — Di lui occorrerà altra volta tenere discorso.
   I Vicentini richiamarono a reggerli il nostro Rambertino di Rambertino Ramberti.