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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Primo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 559 |
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BOLOGNESI
•67,
Marchese per quella parte de' patti che risgnarda-valo, indi immantinenti Guido suddetto cori tutti'altri, di mano in mano che intervenivano pe'rispettivi Comuni r e i quali furon ben ventiquattro.
E al dì seguente (1 Maggio), fu decretato in un parlamento de'Collegati, che mentre avesse effetto la pace, i Rettori presenti, e qualunque sottentrerebbe in officio per 1' intero corso di anni trenta da cominciarsi colle calende del Maggio, vegliassero per la più esatta osservanza delle concessioni, e promesse prestabilite fra l'Imperatore e la Lega, proteggessero Obizzo Marchese, e i luoghi e individui della società contro qualsivoglia Città o persona 4 ardisse spogliarli , o eziandio perturbarli nel lor possesso , e stringessero gli offensori fino all' ammenda. Piacque inoltre, che il giuramento da pronunciarsi per l'osservanza, si ripetesse ad ogni quinquennio, e giurassero le credenze, ed uomini di ciascuna Città , salvi in ogni evento i precetti, che imporrebbe la Lega per 1' avvenire. In fine i Consoli o Podestà di ciascuna terra, procacciassero l'esatto novero delle famiglie comprese nel lor Distretto , dedotti gli Ecclesiastici e i servi, e il comunicassero di buona fede a' Rettori.
Ma s'aperse in breve a Costanza la convocazione prescritta. Colà , veggenti i Principi e militi che vi convennero dall'Italia e dall'Alemagna, l'Imperatore ammise al suo cospetto i Lombardi, accordò il perdono, li redintegrò nel favor perduto, e ratificò nella forma più valida le convenzioni segnate da' suoi ministri in Piacenza (a5 Giugno). Sole di tutta intera la Lega si dichiararono escluse Ferrara, Céneda, Feltre, Belluno, Imola, il Castello di san Cassiano, Bobbio e la Pieve di Grabadona, se dentro al termine di due mesi dopo il ritorno dei Rettori e dei Nunzi in Italia, non concordassero coi medesimi sugli articoli della pace. Giurollo a nome dell'Imperatore e del Re il Cameriere Rodolfo, e risposero dell'osservanza Ermanno Vescovo di Munster, Enrico Eletto di Coirà , Tietelmo Abate

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