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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Primo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 559

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a cura di Federico Adamoli

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   bolognési
   165
   Prevalsero i cavalieri di Bologna siigli avversari, e inseguendoli virilmente per entro ai muri, si proponevano di ottener la Città. Nè falliva il colpo quantunque il numero non oltrepassasse i dugento, se il nostro popolo, chiesto a soccorso, non aveva a fronte il restante degl' Imolesi, che combattendolo di piè fermo vietogli il passo. E già sopraffatti per ogni parte eran presso a soccombere, quando se n'avvide a ventura Una schiera di Faentini rimasta in ozio, ed aprendosi la via col ferro potè sottrarli al pericolo. Il fuoco messo da'nostri a'sobborghi nel retrocedere, chiuse luttuosamente gli eventi della giornata. Quel più che accadde perfino al verno fu ignoto j o di niun momento. Solo alcuni pochi Toscani , che a richiesta di Guido Guerra cavalcavano verso la Rócca di Modigliani, furon colti all'agguato ed imprigionati da'Faentini.
   E detto che i Bolognesi in quest'anno, compiacendo a' Lucchesi, s' astringessero a non dar corso nel lor Distretto a moneta alcuna, fuorché alla sola di quel Comune , e che il giurassero nell' arringo pubblico i cambiatori e i mercanti. E certo che Bologna pareggiò Lucca nel privilegio della moneta; e che spesso fra noi è menzione di denari Lucchesi e Pisani, giacché per patto giurato fra Lucca e Pisa gli uni equivalevano agli altri, ed avean corso promiscuamente in ambi i Distretti.
   or. v' u. .«fhmnii liib ot>wj«»cl jan ANNO DI CRISTO 1181.
   Chiuse Alessandro la sua carriera all' Agosto in Città Castellana. Fu uno dei più dotti Pontefici ; il che torna a lode delle nostre scuole che l'educarono. A succedergli fu prescelto Ubaldo Vescovo d'Ostia, e si nominò Lucio terzo.
   Ma i due Comuni di Bologna e di Faenza, irritati dalla resistenza soverchia degl'Imolesi, preparavano l'estremo sforzo per soggiogarli, e non oimmettevano