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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Primo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 559

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a cura di Federico Adamoli

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   ANNALI ,
   divisò d' una paca perpetua fra Impero e Chiesa, e coi Siculo per anni quindici. Cautelasse intanto i Lombardi una tregua fino all' anno stesso compiuto. Ai 19 del Gennaio era l'Imperatore nel Castello di Moretano o Mordano nella bassa Romagna: sugli ukimi del Febbraio a Candelara Castello del Pesarese: ai 5 di Maggio in Ravenna, e più tardi nella Radia di Pomposa.—S'intratteneva in Cesena di mezzo Luglio, quando l'Eletto di Colonia, assentendo Alessandro e gli altri della Lega, il condusse a Chioggia co* suoi. Ed ecco mentre Federigo , appressatosi a Chioggia, attendeva 1' esito dei trattati, levarsi in Vinegia il popolo, e chiedere arditamente che non s'indugiasse ad ammetterlo nella terra : ' finché il tumulto degenerò in sedizione. E già i Rettori di Lega, presi da spavento improvviso, s'eran ridotti a Trivigi, e Alessandro medesimo veniva in forse d'allontanarsi, quando l'autorità dei1 maggiori prevalse sulla licenza del volgo. Fu decretato in concordia, che si consentisse all'Impe-' ratore un accesso non impedito nella Città (ai Lu«ì' glio), ma col patto di non uscirne se non se a pace giurata, e il promisero in nome suo Diedo Conte, figlio d'Alberto Marchese di Brandebnrgo, ed il Cameriere Sigelbodo (?4 Luglio). In breve Pietro Zi ani, figlio di Sebastiano Duca, scortollo al lido sulle navi di quel Comune. Ivi fu assoluto co' suoi seguaci ; indi oltrepassò fra le pubbliche acclamazioni. L'assolsero Ubaldo d'Ostia con altri sei Cardinali, che intervennero ne'trattati, e segnarono poscia per lo Pontefice.
   . Nè forse per molto lasso di secoli fn vista in terra alcuna d'Europa maggior frequenza di Grandi. Al Collegio de' Cardinali y e a que' primi che s'occuparono de'trattati, s'aggiugnevano d'oltremonti gli Arcivescovi Roberto di Vienna, Everardo di Besan-zone , e Bertrando d' Aquisgrana ; Leopoldo Duca d'Austria, Federigo Marchese di Lusazia, e i Conti Fiorenzo d'Olanda, Enrico di Diessem, Popone di Werten, Roberto di Diuna e Mainardo di Gorizia.