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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Primo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 559

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a cura di Federico Adamoli

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   ANNALI
   Convenner seco in Ferrara oltre a' Cardinali, Ulderico Patriarca d'Aquileia, gli Arcivescovi Gerardo Ravennate, ed Algiso di Milano, i lor suffraga nei, Obiazo Marchese Malaspina, i Rettori e Nobili della Lega, e pei Bolognesi il lor Podestà Pinamonte da Vimercato. Aspra fuor di modo colà all' arrivo dei Legati d'Impero sViluppossi la pertinacia de' convocati ; e la diffidenza aggiugneva forza all' antica animosità: nè valse che il Cancelliere, escludendo terra qualsivoglia fautrice di Federigo, proponesse Vinegia. Perchè, o traessero, sicoome è scritto, argomento per sospettar quel Comune dall'aver esso ascoltati i messi dell' avversario senza 1' assenso di Lega, o rammemorasser piuttosto il favor prestato ali Impero nell'assedio d'Ancona, contraddicevano apertamente ; nè si distolsero dal lor proposito se non se a patto, che i Veneti s' astrìngessero per giuramento a vietar l'accesso nella lor terra all' Imperatore perfino a pace conchiusa. Nè s'indugiò ad ottenerlo, e la folla de'Congregati si ridusse con Alessandro in Vinegia (9 Maggio).
   Col Giugno v' ebbero principio i trattati. Rappresentavano per lo Pontefice i.Vescovi, Ubaldo d'Ostia, Guglielmo di Porto, e Manfredo di Pale-strina,, Giovanni Prete di santa Anastasia , Teo-dewino Prete di san Vitale, Giovanni Prete di santa Susanna e Giacinto Diacono di santa Maria in Cor smedin. Per l'Imperatore, Arnoldo Arcivescovo di Treveri, que' di Magonza, e di Maddeburgo , gli Eletti di Colonia e Wormazia, Gottifredo d'Helf-fenstein Cancelliere, e Gortovino Protonotario. Per Guglielmo Re, Romualdo Arcivescovo di Salerno e Roggeri Conte d'Andria. Per la Lega, i Vescovi, Milone di Turino, Gualla di Bergamo, e Anselmo, di Como, Guglielmo Eletto d'Asti, Gerardo Pisto Milanese, Gesone da Verona e Alberto da Gambara Bresciano. Primi incontro a'Lombardi sorsero i ministri d' Impero ; e Cristiano propone che faoesser ragione alP Imperatore sulle regalie e giustizie che gli usurpavano, o convenissero nella sentenza data
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