BOLOGNESI
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«li Milano, Piacenza, Brescia e Verona, le. taglie di Trivigi, Vicenza, Bergamo, Parma, Lodi, Novara, Vercelli, Tortona, Ferrara e Reggio. Pareva inevitabile una battaglia, quando interposero uffizi per la concordia Principi e Nobili. Per 1' Imperatore s' adopraTono principali , oltre al Cancellier Gottifredo d' Helffenstein F Eletto di Colonia , Corrado fratello dell'Imperatore, Enrico Guercio Marchese di Savona, e i Conti Ottone di Witelspack ed Uberto di Savoia : pei Lombardi Ezzelino ed Anselmo.
Piacque, salvo l'onor dell'Impero per l'una parte , e per 1' altra l'interesse di Chiesa e le costumanze Lombarde, che a'Consoli di Cremona si confidassero per iscritto le pretensioni reciproche ; e gli arbitri da prescegliersi fino a sei, tre da Federigo, tre dalla Lega , le ricevessero dalle lor mani. De-traesser questi, o aggiugnessero quel più jche fosse espediente ad una durevole conciliazione, indi pronunciassero, o il lor diritto pel ritardo al di là di un mese , o discordia si devolvesse ne' Consoli sopraddetti. Intanto l'Imperatore concedesse la pace, e prestasse cauzione idonea di non ri moversi dall'arbitrato. Giurassero viceversa per le Città collegate dieci individui di ciascuna prescelti da Federigo medesimo, che li raccorrebbe ad omaggio col figlio Enrico. Il Gomune di Pavia, e il Marchese di Monferrato osservasser la tregua agli Alessandrini , h i prigioni si dimettessero d' ogni parte. E fu dichiarato, assentendo i Pincipi, che i Lombardi non sosterrebbero pregiudizio per giuramento qualsivoglia prestato , e sarebber liberi a non serbarlo, se V Imperatore e quanti aderivangli non concordassero con tutti i luoghi e individui confederati. Giurarono immantinenti i Rettori e Consoli eh' eran nel campo (16 Aprile) ; nè oltrepassò il dì vegnente, e l'Imperatore ammettendo Ezzelino e Anselmo ad omaggio per la Lega intera , diè loro il bacio di pace veggenti i Grandi. Tali Rettori e Consoli eh' eran nel campo furono : per Milano Uberto da Landriano , per Verona Viviano degli Avvocati ,