i4* ANNALI .
Intanto, mentre Cristiano portava la desolazione, e le stragi nella Marca e per 1' Umbria, Federigo raccolto nn ricco apparato di cavalieri , sen venne dalla Borgogna per l'Alpi, e al Settembre penetrò ne'piani di Lombardia (zg Settembre). Abbiam per certo che Cristiano si sottomise Assisi e Spoleti ; ed è scritto che incendiasse Terni, i quali fatti furono posteriori all'assedio d'Ancona. Lo seguivano principali , Labeslao Re di Boemia, gli Arcivescovi Arnoldo di Treveri, e Filippo Eletto di Coloni*, Enrico il Leone, Corrado fratello dell'Imperatore, ed Ottone di Witelspack. Susa fu distrutta, gli s'arresero .Torino ed Asti, e 1' esercito stette ad Alessandria (a Ottobre). Il raggiunser colà i Marchesi Guglielmo di Monferrato, Uberto d'Incisa, ed Enrico Guercio di Savona con Uberto Conte di Savoia; e comparve in breve, distoltosi dalla Lega, lo sforzo de'Pavesi e de'Comaschi. Un semplice vallo, destituito di mura, proteggeva assai debolmente la Città minacciata, ma i Rettori Lombardi s' erano affrettati ad introdurvi un sussidio gagliardo di cavalieri e pedoni, da ciascuna parte fra le terre confederate. Combattuta senza risparmio dal finir dell' Ottobre fino al cangiarsi della stagione, resse inespugnata ; e la pertinacia de'difensori, irritando l'intolleranza di Federigo, senza stancarlo l'indusse a fissar le tende per tutto il verno nell'aperta campagna fra le angustie del ghiaccio e della palude.
ANNO DI CRISTO 1I7S»
Vegliavano indefessamente i Lombardi. Fu decretato in un parlamento , che le taglie di cavalieri e pedoni trasmesse a prò d' Alessandria, persistessero nella custodia a tutto il Febbraio, e più oltre se 1' esigessero le circostanze. Sborsasse ciascheduna delle venticinque Città della Lega, lire mille Milanesi in sussidio di quel Comune, e dugento dieci