BOLOGNESI
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le oppressioni. Altamente se n'increbbe Alessandro, nè tardò a dolersi con nuova lettera (28 Maggio) data in Anagni. Per essa fu intimato al Vescovo e a' Consoli , che cessassero dalle offese , e s' uniformassero in quel giudizio, che proferisse il Legato.
È vestigio in quest'anno d'alcuni nobili del Frignano, che salvigli antichi patti (aaLuglio) a'Cat-tanei di Grafagnana, giuraron fede al Comune di Modena. Fra questi oceorre Gerardo da Montecuc-colo e seco Rafanello e Grimaldo, figli d'un altro Gerardo*>E piacque a' Modenesi assolverli dal portar 1' arme fuor del Distretto quante volte si contendesse co' Bolognesi. Seguirono il loro esempio , e giurarono di mano in mano nel lasso di non molti anni , i figli di Manfredo, i Bocoadiferro, i Falsa-brina, i Hadoldi, i Raffacani, quei da Montalfredo e da Bagno; e s'aggiunse il Comune di Sassólo, con altri luoghi, a maniera che molta parte del Vescovado riconobbe la giurisdizione della Città .
Resse* la Città Guido Perticoni, Rolando di Rodolfo Guari ni Bernardo da Vetrana, Rolandino di Pier d'Enrico, progenitore de'Galuzzi, nobilissimi a'tempi addietro nella Città ; Prendiparte d'Alberto Scogozzaprete, Munso di Pietro dall'Asinella e Pietro de' Garisendi. Occorre contemporanea in Bologna la prima traccia delle Società o Fratellanze. Dedotte da privata causa nel lor principio, guadagnavano a grado a grado una forza pubblica. Quella che si nominò de'Lombardi sorse in quest' anno medesimo , nè forse nacque più tarda 1' altra de' Toschi. Quegl'individui, che diedero il loro nome alla prima Compagnia, derivavano per origine dalla Lombardia, e così gli altri dalla Toscana. Più tardi s'avrà ragione delle loro insegne e dei loro statuti.
ANNO DI CRISTO U 74,