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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Primo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 559 |
Digitalizzazione OCR e Pubblicazione a cura di Federico Adamoli
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ANNALI
ond'ebbe none , che starsi a contrario partito. Nè desistevano conseguentemente i Lombardi da previdenze ed offiei, per oppor la forza alla forza, e si noveravano ascritte di recente alla Lega Rimino
e Bobbio. All'Ottobre ebbe luogo in Modena un parlamento per maturarvi quanto espedisse alla pubblica sicurezza. Intervennero il Legato Ildebrando, Teodewino Cardinal Prete di san Vitale, Albericone Vescovo di Reggio, i Consoli o Podestà di Milano, Brescia , Piacenza , Cremona , Parma , Reggio , Modena, Mantova e Rimino; e per Bologna Ospinello Consolo. I nomi loro sono i seguenti a norma del Codice Bolognese. Per Brescia Azzo Conte Console ; per Cremona Albertone Console; per Piacenza Fan-tone Mantegaccio Console ; per Parma Ruggeri Marcellino; per Parma Maldobato; per Reggio Malberto; per Modena Arlotto ; per Rimino Settevivi, tutti Consoli: e per Mantova Uguccione Podestà (io Ottobre). Si rinnovarono i giuramenti per la difesa perpetua de'Collegati nella Lombardia, Marca Tri-vigiana e Romagna, e d'Obizzo Malaspina e de'Veneti , purché giurassero colle altre terre. Si deliberò di costringere per via di guerra que' luoghi nel regno Italico, che ricusassero il nome loro alla Lega, o ascritti una volta si sottraessero. Si prescrissero cautele e pene , affinchè fosse chiuso ogni adito a macchinamenti occulti con Federigo, o eziandio con Enrico vivendo il padre. E fu decretato a preghiera de'Cremonesi, che senza consentimento de'loro Consoli non risorgesse il Castello di Crema, nè s'eccitassero luoghi muniti fra 1' Adda e 1' Oglio.
Eran gravi intanto le lamentanze d'Alberto Abate Nonantolano contro il Vescovo, ed i Consoli di Bologna, che perturbavano a gara le ragioni del Monastero or coli' usurpargli i possedimenti di suo dominio per lo Contado , or col divietarlo dall' esigenza de'consueti servigi. E s'aggiunse, che il Vescovo , ammonito per lettera del Pontefice affinchè comparisse dinanzi ad Ildebrando Legato prescelto ed arbitro, ricusò d'aprirla e piuttosto moltiplicarono

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