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Annali della cittŕ di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Primo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 559

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a cura di Federico Adamoli

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   ANNALI
   Nè trascorsero che pochi mesi, e il Comune di ----------' evolmente ogni altro dissidio,
   magna intera, e piĂą terre adiacenti. L'esercito uscì all'autunno , e venne a Castel Leone aumentato dal giovane Guido Gnerrft Conte + figliuolo di Guido Gueara il vecchio, ossia secondo , eh' era mancato l'anno antecedente lasciando desiderio di sè a tutta l'Italia; e un nome onorato, che il figliuolo • aveva debito - di conservare incorrotto, e tramandare ai futuri.—Ebbe pur aumento l'esercito dagl'Imolesi, da Malvicino Conte di Bagnacavallo figliuolo di Mal-vicino Grande, dal Conte Gavalcaconte da Bertin^o e da' Conti di Q&strocaro, e di Cunio.* Fu intrapresa virilmente l'assedio. Il Castello tormentato dalle macchine e guasto da ogni parte era onpai' vicino a soccombere, quando al giqrno undecime, in vece de' Bolognesi che s' attendevano al campo, sopravvennea Cosimi in aiuto degli assediati-lo sforzo de' Forlivesi, o segui vanii i Ravennati, i Cesellati? i Rinpinesi, l'Abate di Gasata, ed altre piĂą terre, .e nobili. Ed eoco il popolo Faentino, colto • da spavento improvviso, levar le tende, metter fuoco agH alloggiamenti, e darsi precipitosamente alla fuga Jasciando addietro le maochine. Di tali macchine,,chiamate il Falcone e l'Asino, erano stati gra-t^qati i. Faentini dai „Ferr attesi in occasione che fu composta una li te, .fra lojro ostilmente agitata per qualche/spazio di tempo* La prima, colla sua testa metallica, apportò guasto al Castello; l'altra, poichĂ© l'ebbe ridotto pocp meno che a un mucchio di pietre, rimase ili preda de'Ravennati. Invano Guido Guerra con buona.parte della milizia volle emendar la vergogna della giornata, commettendosi co' Ravennati nel dì vegnente a poca distanza da Castaocaro. La disuguaglianza del numero forzollo a cedere; e a tacer d'alcuni, che rimaser si^l«campo, furon pareochi i prigionieri. Grave oltre modo all'annunzio crebbe poscia in Faeftza l'indignazione de'cittadini, che esercitaronla sui maggiori, finchĂ©.
   gueiva, che occupò la Ro-