BOLOGNESI
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magnifiche, gli aperse un passo per le sue terre , e potè ritrarsi malconcio nella Borgogna. Cadde indi a poco Biandrate (12 Marzo). Trenta ostaggi Lombardi colà racchiusi ricuperarono la libertà . Il restante era uscito di rischio pochi dì prima per fatto de'cittadini di Susa, che astrinsero l'Imperatore a dimetterli mentre adopravasi per tradurli di là dai monti. Zilio da Prando, nobilissimo fra'Bresciani, tratto di recente al patibolo con altri molti, indicava assai qual mercede aspettasse quell'infelici, se mai avessero varcata la cresta dell'Alpi. I Tor-tonesi furon rimessi nella lor patria; e dall'aggregato d'alcuni borghi crebbe, fra Pavia e Cremona, una nuova Città (l Maggio), che fu detta Alessandria; a memoria perpetua del provvidente dominio d'Alessandro Pontefice. Poco dopo in Roma, per la morte che susseguì di Guido da Crema, sorse col favor de' Scismatici Giovanni Abate di Strumo, e denominossi Calisto.
Ma in Bologna eran Consoli per quest'anno.Ildebrando di Gualfredo, Munso di Pietro dall'Asinel-la, Prendiparte di Scogozzaprete, e Arntiiso da Bagno. E qui torna acconcio avvertire essere falso ciò che alcuni storici dissero, che cioè gli Arnuisi da Bagno fosser La stessa famìglia che gli Artenisi Tre-guani, di cui abbiam detto sotto l'anno ii65. Gli Arnuisi erano di mediocre famiglia ; gli Artenisi delle principali : e da questi ultimi diramarono i Beccatelli , illustri fra noi ; e da essi i Bologna , principalissimi nella Sicilia.—Al Maggio Ildebrando, e Munso intervennero a un parlamento intimato iu Lodi. Si noverarono frai Congregrati Obizzo Marchese Malaspina, e i Consoli di Milano, Cremona, Mantova, Parma, Piacenza, Verona, Padova, Brescia , Bergamo , Lodi , Vercelli , Tortona , Novara , Como, Asti ed Alessandria (3 Maggio). Fu decretato colà , che nessuna delle Città discendesse a patti, o giurasse in contraddizione coli' interesse di lega, nè affidasse i banditi d'altra qualunque confederata, massimamente se traditori della causa pubblica,