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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Primo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 559

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI
   117
   Guido d'Alberigo, Guinicello ed Arimondo. Gerardo Vescovo, che ricoverava nel Monastero di san Vittore , fu ristorato nella sua sede.
   Se non che alcune terre pfer lo Contado mante-nevan fede tuttora all'Imperatore; e principalmente sulla montagna le due Castella di Badalo e Batti-dizzo , coi Ricardi e coi Righizoni, Valvassori circonvicini, a ciò forse istigati da Samuele Scismatico, che forzato di cedere all'avversario, colà riparò. Fu d'uopo a' Consoli d'usar la forza, finché pre-staronsi a sommessione. Comparvero nell' arringo pubblico al Giugno i Maggiori di colà, e giurarono di serbar quei luoghi in perpetuo ad onor del popolo di Bologna, e affidarli senza contese a' Rettori della Città , quante volte fosse espediente per sicurezza della medesima o per servigio d'Impero. Intanto manterrebbero illesi i nostri pel lor Distretto in averi e persone, combatterebbero negli eserciti, sosterrebber que' pesi , che imponesse il Comune, e dividerebbero seco lui le amicizie e le nimistà ; non esigerebbero ammenda de' danni qualsivoglia incontrati nel tempo che resisterono per Federigo, ripeterebbero il giuramento nell' anno decimo , e intanto que'terreni che possedevano nel Vescovado, risponderebbero della lor fedeltà. Poco dopo i Consoli riceverono a dipendenza Gerardo e Guido da Gesso , cogli altri militi di quel Castello.
   Ma Bozzo, che rientrando in Bologna non riconobbe il suo rischio o lo trascurò, venne morto per sedizione improvvisa. Esso Bezone o Bozzo era in Pavia coli'Imperatore ai 10 di Agosto, e soscrisse nel privilegio d'Alberto Conte da Prato. Fu dunque un qualche intervallo fra l'ammutinamento dei Bolognesi e la morte di lui. Non concordano poi gli scrittori nel raccontarla. Vogliono alcnrtl che fosse scagliato da una finestra del Palazzo della Ragione ; altri che fosse ucciso in Contado mentre intendeva a salvarsi ; altri (ad aggiunger perplessità) siccome visse a que' giorni un Bozzo o Boccio Pisano, Giudice anch'egli di Federigo, hanno divise
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