BOLOGNESI
e Vescovi, che intervennero oltre a Gerardo, ci fu serbata da Radevico. Vi si leggono de' Transalpini Federigo Arcivescovo di Colonia , i Vescovi Eve-rardo di Bamberga, Corrado d' Eichsted , Daniele di Praga, Gebeardo di Wirtzburgo, ed Ermanno di Werden. De'Cisalpini Pellegrino Patriarca d'Aqui-leia, Uberto Arcivescovo di Milano, i Vescovi Uberto di Torino, Pietro d'Alba, Germano d'Ivrea, Anselmo d'Asti, Uberto di Tortona, Alberigo di Lodi, Ramon do di Brescia, Gerardo di Bergamo , Enrico di Como , Uberto di Cremona , Pietro di Pavia, Ugo di Piacenza, Enrico di Modena , Alberio di Reggio, Garsendonio di Mantova e Gervasio di Concordia. Li precedeva Legato per lo Pontefice Guido da Crema Cardinal Diacono. È superfluo l'avvertir sulla folla de' Duchi , Marchesi , Conti e Valvassori , non che de' Consoli e Giudici delle diverse Città . — In Roncaglia adunque , fra il tumulto dei placiti e degli editti, impose l'Imperatore che Bulgaro , Martino , Ugo e Jacopo gli definissero le regalie per esigerle da' Lombardi ne' limiti della giustizia. Non ignoravano que'Maestri, per quanto appare , i consigli di Federigo perniziosi alle costumanze Italiche; tuttavolta fosse riverenza o sete di premio , s' apparecchiarono a condiscendergli. Fornirono^ lor proposito vasta carriera gli arcani della Romana Giurisprudenza, e fu pronunziato , assentendo i Giudici principali delle diverse Città , che agl'Imperatori per loro diritto s'appartenevano i Ducati e le Marche, i Contadi, il Consolato, le pubbliche vie , 1' acque navigabili , i porti, i pedaggi , le pescagioni , i molini , le miniere, le saline , la monetazione , gli armamenti , il teloneo , il fodero , le confiscazioni , i beni inoccupati, il palagio nelle Città , e a tacer d'altro l'annuo tributo sulle terre e sugl'individui. Nè fu poi maniera d'onori o beneficenze, che Federigo ommettesse per compensarli, e privilegiò le scuole in perpetuo estendendo, coli'intervento de'Principi , la tutela d'Impero su quei che vi convenissero da vicina Annal. Boi. T. /. 18