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ANNALI
che vegliava alle angustie. Se non che in breve affollaronsi dall' esercito gli aggressori, ed entrarono per assalto. Perderonsi presso a trecento de'difensori, vittime al ferro o precipitati. Il Prete fu calpestato dai Cavalli, il Castello giacque incendiato e distrutto da' fondamenti. Parve in seguito rallentarsi l'ardimento de' cittadini, e l'Imperadore a preghiera del genero li ricevè a sommersione.
Al Febbraio avanzò l'esercito fino al Castello di san Cassiano (a Febbraio). Oi là Enrico il Superbo ascese per gli Apennini alle terre Toscane , e domati i popoli, che ribellavano ad Engelberto Marchese, scortò il Pontefice fino a Bari, mentre Lotario li precorse per lo Piceno. Sottratta a Rug-geri per forza d'arme l'intera Puglia, che fu data a Rainolfo Conte di Capua, retrocesse 1' Imperadore nella Toscana lasciando in Roma il Pontefice (*5 Maggio). In Bologna fu congedato l'Esercito. Era di là da Trento al Decembre, quando il colse la morte in un piccol Borgo della Baviera.
Ma i Faentini e gì' Imolesi, diffidando ornai delle loro forze cercaron pace da'Bolognesi, che la concessero separandosi da' Ravennati. Fu ne' patti, che i due Comuni di Bologna e Faenza reggerebbero d* indieinnanzi concordemente la Città d'Imola e suo Contado, ed ambe le Cattedrali avrebbero dagli Imolesi due pallii al dì di san Pietro.
ANNO DI CRISTO 1158.
Ruggeri uscito dalla Sicilia, rivendicava rapidamente le provincie perdute; nè tuttavolta pareva alieno dall'avvertir* sui diritti d'Innocenzo, e in Salerno accolse a trattato due Cardinali Aimerigo Cancelliere, e Gerardo Prete del titolo di santa Croce. Temporeggiavasi, quando la morte di Pietro Scismatico detto Anacleto, accaduta a principio d'anno, cangiò l'aspetto alle cose, e in breve cessò lo Scisma.
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