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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Primo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 559 |
Digitalizzazione OCR e Pubblicazione a cura di Federico Adamoli
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Non . è mancato chi assegnasse alla costruzione delle due torri una cagione favolosa, e può questa avvertirsi nelle Decadi di Leandro Alberti, che l'adottò. L'Asinella, checché narrino alcuni, non eccede colla sua altezza piedi 203 a misura bolognese. Le nostre Cronache non convengono intorno al tempo che fu ridotta a perfezione, ed accennano alcune 1* anno ini, altre il 1117, e il 1119; le più l'anno 1109. Della Garisenda fece menzione Dante Alighieri nei seguenti tre versi :
« Qual sembra a Riguardar la Garisenda , » Sotto '1 chin^tp quando jin nuvoj. vada
jpSovr'essa si che dessa incontro pei\da.
Distrutta per gran parte nel secolo quartodecimo al: tempo ,che (jiovanni Visconte detto d^ Oleggio t£r aleggiò la città , offre tuttavia una pendenza non minor 4'otto, piedi. — Q,uei dell'Asineli*., o Agnelli furon primari nella milizia, mentre fiorirono. Pietro 'suddetto, che occorre più d' una volta negli atti pubblici , fu il yrimo ,a diféi- dall'Asinella, qual ohe si fosse il motivo, e da lui trasse nome il restante della famiglia, spenta già da più secoli. Quanto ai Garisendi anch'essi antichissimi e Consolari, s'incontrano i 1 or vestigi 9 uq Garisendo, che vispe, ai principii dell' un decimo secol?. Da que-s£i, eh' or più non sopo, diramarono gli -Orsi nobilissimi per non interrotto lasso di «ecqli fino a dì postrr; e portan pure l'aggiunto 4i Garisendi i signori Guastavillani.—In quest'agno medesimo di&» TPn compimento alla propria torre quei ch
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