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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Primo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 559

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a cura di Federico Adamoli

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   ANNALI
   con altro terre Tenne in potere del Monastero No-Rantolano per fatto di Guido e Riprando Conti, figli d' Uberto Conte, di Legge salica ; e la discendenza de'figlinoli d'Arammo gli cede la Chiesa di San Bartolommeo ne' sobborghi di Porta Ravennate , e un Ingone figlio d'Ugo di Nascimbene, donò a'Monaci di Santa Maria in istrada la sua porzione del Castello di Corte. S' aggiunse a tutto ciò che beneficarono la Badia di Musiano, da prima Lamberto e fratelli, figli di Bonando da Caprara, indi Uberto Conte di Bologna figlio d'Alberto col fratello Enrico, e più tardi Beatrice Contessa, figlia di Ugo Conte di Bologna, e moglie d'Alberto d'Orso.
   Ma il Re scosso il giogo d'un' importuna minorità , abbandona vasi ad una carriera colpevole, nè valsero le ammonizioni di Gregorio, affinchè s'astenesse dal vender le Investiture Ecclesiastiohe. ( A. 1074 )• I decreti del Concilio primo Romano , che divietavanlo dalla podestà d' investire sotto pena delle censure,, il distrassero in cousigli pericolosi ; e mentre occupavasi di Conciliaboli per escluder dalla sua sede il Pontefice, fu scomunicato, e deposto nel terzo Concilio Romano 1' anno vigesimo primo dalla morte del padre. ( A. 1076 ). Sussegui privazione d'uffizio ai Vescovi Simoniaci ; ed accrebbe il numero Sigefrido Vescovo di Bologna surrogato a Lamberto. Quindi i semi più fecondi della discordia che afflisse il Sacerdozio e 1* Imperio. Si
   Srevalsero della circostanza i Principi malcontenti ell'Alemagna; e in Tribuna, ove si conobber più forti, riportaron da Enrico patti difficili , che il mettevano in rischio dell» corona. Era esortato perchè si apparecchiasse a purgarsi da que'delitti onde 1' accusavano, e placasse intanto la Chiesa. ( A. 1077 ). Scese in fatti non aspettato per l'Alpi Co-zie, malgrado il rigor del verno ; e, dimesse le insegne Regie, s'affacciò al Castello di Canossa, ove s'era chiuso il Pontefice. Matilde Contessa, figlia di Bonifazio Duca e Marchese di Toscana, e vedova
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