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Annali della cittŕ di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Primo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 559 |
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ANNALI
Reggerà allora la Chiesa Ravennate un fratello d'Enrico per nome Arnaldo. (A. 1017). Pellegrino Arcicancelliere, e Tatone Conte, Messi d' Impero, placitando per 1' Esarcato nell'anno quarto, inve-stùronlo di «qualunque diritto pubblico tanto in Ravenna, che ne' Contadi di Bologna, Imola, Faenza e Cervia, o spettassero alla sua Chiesa per concessioni di Benedetto Pontefice e antecessori , o per donò d' Eurioo stesso. Mori frattanto Giovanni Vescovo di.Bologna, e gli sottentrò Fruge-rio. A quo* tempi Ugo, Duca e Marchese di Camerino e Spoleti , figlio di Bonifazio Marchese, e Nipote d'Adalberto Conte,di legge Ripuaria,donò alla Chiesa Bolognese parecchie terre per lo distretto ; e il Monastero Nonantolano ottenne da Erkem-baldo ed Arnolfo il Castello di Rastellino. L' anno undeoimo chiuse la vita d' Enrico, ed in lui si. spenser gli Ottoni.
Ai' secondo Enrioo surrogarono i Principi d' Ale-magna Corrado denominato il Salico, Duca di Fran-conia, figlio d'Enrico Duca. Ma gl' Italiani distraevamo in sentenze contrarie. Parecchi dèi Grandi (proponendosi che lo scettro passasse in tutt' altra mano fuorché Teutonica , onerironlo dapprima a Roberto re di Francia e al suo figlio Ugo re; sus-Seguentemente a Guglielmo duca d' Aquitania, e al suo figlio Guglielmo: nò tuttavolta ritrassero Che rifiuti. Altri si decisero per Corrado, e frai primi Eriberto Arcivescovo di Milano, che guada-. gnati per la miglior parte i Lombardi, venne in Costpna» e lo riconobbe. Scese il Re in Lombardia con Gisella Regina, traendo seco valido esercito ; e in breve domati i contraddittori, ottenne la corona in Roma da Giovanni decimonono. ( A. 1027 ). Né gli amioi 1' ebbero ingrato. Bonifazio Marchese di Mantova, figlio di Tedaldo Marchese, riportò la Marca Toscana: furou Conti in Bologna Ugo', Alberto,

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