Pagina (66/597)
Pagina

Pagina (66/597)
|
Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Primo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 559 |
Digitalizzazione OCR e Pubblicazione a cura di Federico Adamoli
Aderisci al progetto!
[Progetto OCR]
[ Testo della pagina elaborato con OCR ]
7».
ANNALI
Camerino, e la moglie Bertilla, e i figli Bonifazio e Walfredo, che nell' anno decimoquinto dotarono il Monastero de' Santi Bartolommeo, e Savino in Mn&iano sul Bolognese alle falde degli Apennini. ( A. 981 ). La morfe colse in Roma Ottone 1' anno decimosettimo, mentre guerreggiava coi Greci e coi Saraceni. ( A. q&3 ). Il suo nglio Ottone, terzo del nome, ebbe il Regno in tenera età , e Gregorio quinto che salì dopo i tre Giovanni decimoquarto, decimo-quinto e sestodecimb, gì' impose la Corona d'Impero l'anno quattordicesimo poiché fu Re. (A. 996 ).
Frattanto un terzo Giovanni divenne Vescovo di Bologna dopo Adalberto. (A.997). Appare il . suo nome in un Sinodo Ravennate convocato da Gerberto Arcivescovo 1' anno secondo, dacché il più. giovane Ottone riportò la corona ; ed al Monastero di San-* So Stefano conferì poscia in Claterna terre e diritti ecclesiastici. Èdetto che il ritenessero nella Corte obietti profani , e i beni della sua Chiesa manomessi o distratti. A suo tempo viti Leone fu 1' Arcidiacono.
Ma dall' immatura morte del terzo Ottone accaduta nell' anno sesto, dacché fu Imperadpre , derivarono turbolenze nuove all' Italia. ( A. 1002 ). I Grandi, intenti a rivendicar lo soettro da mani straniere, vi coronarono Arduino, o Artwico Marchese d' Ivrea figlio di Dodone, che in breve ostentando dimenticanza del beneficio li eccitò a pentimento. Congiuraron quindi per Enrico figlio d' Enrico Duca di Baviera, discendente dalla famiglia degli Ottoni , ohe i Principi dell' Alemagna avevano salutato Re in Aquisgrana , è sollecitaronlo alla conquista. Soese Enrico 1' anno terzo, e in Pavia ricevè la corona italica. ( A. 1004 ). Oltre alle prime terre Lombarde di là dal Po il riconobbero le Cis-padaAe coli' intero Esarcato. Fra principali assertori della sua causa si noveravano E liberto Arcivescovo di Ravenna, e Guarino Bolognese», che reggeva aque' di la Chiesa di Modena. Più poi la convalidò Tedaldo Marchese, figlio d'Atto o Attalberto,

|