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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Primo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 559

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI
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   nostra Chiesa per antico diritto , domandò che le fossero aggiudicate. Insisteva Uberto sul possesso pacifico trasferito in lui dagli antecessori, finché a preghiera d' Onesto e degli altri Vescovi s' indusse a cederle senza placito, e fu compensato colla Pieve di Monteveglio. Nuova quistione suscitarongli al tempo stesso Pietro e Lamberto Bolognesi figli di Giovanni, e Nipoti di Pietro detto Petrone Duca , e Marchese . Reclamarono alcuni possedimenti,
   stretto, che usurpa vasi Uberto pr conces-
   sioni del primo Ottone, ed uscirono redintegrati. Pochi mesi addietro Onesto Arcivescovo avevali beneficati colla lor discendenza , aggiungendo all' investiture più antiche, Massa detta di Roncia, e la torre del Poggio. Forse è impossibile determinare quali terre o città componesser la Marca governata da Petrone Duca. Scesero da lui quei che si dissero d' Ermengarda ; da Lamberto derivarono i Lam-bertazzi e i Lambertini , famiglie primarie in Bologna. Quei d' Ermengarda si spensero nell' unde-cimo secolo , i Lambertazzi nel quintodecimo , e con essi svanirono i Buglioni, i Guidon Capelli, i Mazzabordoni,-i Bocacci , i Caregalupi , e tutt'altri della loro consorteria. I Lambertini hanno sopravvissuto ancor nove secoli, godendo il Principato del Poggio , e dando alla patria illustri e venerati uomini, fra'quali l'immortai Benedetto XIV. oggetto di conforto alla Chiesa, di rispetto a' Sovrani , di riconoscenza alla Patria.
   L' anno appresso era Ottone di là da' monti * quando a Vitale Patriarca di Grado raffermò i privilegi della sua Chiesa , colle terre che appartenevate dal territorio d'Aquileia perfino al mare, e sul Bolognese, o nella Romagna. ( A. 974 )• A preghiera di Benedetto settimo, che reggeva Pontefice dopo il sesto in tempi difficili, scese poscia in Italia l'anno decimoquarto dacché fu coronato. ( A. 980 ). Vissero a quel tempo Adalberto Conte, di legge Ri-puaria, figlio di Teobaldo Duca e Marchese di
   retaggio de' lor maggiori in Bolog
   lo di-
   Annal. Boi. T. /.
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