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Annali della cittŕ di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Primo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 559

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI.
   5
   Intanto il quinto Leone , commiserando i danni sostenuti dal Clero , lo disse esente da' pesi pubblici.
   In questo tempo fu scisma nella Chiesa Bolognese. Dopo Giovanni sederono contemporanei Sevèro • Maginberto o Maimberto, lo stesso forse che turbò-Ravenna a' tempi â–  di Romano Arcivescovo. Venne lor presso un Giovanni Diacono Ravennate , che eletto appena, fu dal terzo Sergio snocessor di Cri-stofano trasferito alla Cattedra di Ravenna, e un Pietro, quarto del nome, gli sottentrò nella nostra. Di lĂ  brevemente sorse Giovanni al Pontificato do*
   So Landone successor del terzo Anastagio , e fu etto Giovanni decimo. Da lui Berengario riportò la Cosona d'Impero l'anno vigesimo ottavo.(A.915).
   Imperò Berengario per anni nove finchĂ© un tradimento il tolse da' vivi in Verona. ( A. 924. ). Allora Rodolfo Re della Borgogna Transiurana figlio di Corrado Re, che invitato da' malcontenti Lombardi avevagli occupata non poca parte del Regno Italico , 1' ottenne intero. ( A. 9»6 ). NĂ© potè serbarlo che pochi mesi. Una nuova congiura lo trasferì in Ugo Conte di Provenza figlio di Teobaldo Conte, che forzò Rodolfo a tornarsene di lĂ  dai monti, e nell' anno sesto chiamò a parte del Regno il figlio Lotario. ( A. 931 ). E in que* torbidi tempi, 1' Esarcato colla piĂą parte di quelle terre che i Re Franchi in addietro dierono a S. Pietro, e mantennero, fnron sottratte all' autoritĂ  de' pontefici, mentre la schiatta degli Alberici in contesa coi Re usurpava» in Roma un dominio assoluto, e soleva disporvi del Sacerdozio. Tolto di vita Giovanni decimo che osò d' opporsi, i brevi Pontificati di Leone sesto e Stefano settimo, fecer luogo a Giovanni undecimò, fratello del secondo Alberi-
   fo, l'anno medesimo che Lotario fu Re. ( A. 946 )• I qui giova avvertire che' Giovanni decimo aveva sostenuti in Roma, come meglio potè , i diritti della Chiesa ed i suoi contra il primo Alberigo. E queste sue gesta proseguiva, quando imprigionaronlo