Lettere della Guerra dall'epistolario di famiglia

Dal 25 luglio 1943 alla liberazione, lettere di civili e militari

a cura di Federico Adamoli



1944, Gilda [D'Avanzo]

      Carissimo Giovannino,
      Rispondo con un po' di ritardo alla tua cara lettera, non credere però che io ti abbia dimenticato, no, solo perché fui indisposta, ed obbligata a letto, con influenza.
      Sono sempre immersa in un profondo dolore, che non mi lascia pace ne giorno ne notte, preocupata per la malferma salute di mia madre la quale piange continuamente la perdita dei miei tanto cari fratelli.
      Dirti che ho tanto desiderio di vederti è poca cosa, vorrei averti qui vicino a me, per spiegarmi meglio quello che sento internamente per te.
      Ti ringrazio infinitamente delle nuove parole di conforto indirizzate nella tua lettera e spero non sarà lontano il giorno che ci avvicineremo.
      Avrei il piacere di avere una tua fotografia così ti sono più vicina nel pensiero.
      Affettuosamente ti saluto unito ai miei
      Gilda [D'Avanzo]