Lettere della Guerra dall'epistolario di famiglia

Dal 25 luglio 1943 alla liberazione, lettere di civili e militari

a cura di Federico Adamoli



02/04/1944, Annunziata e Federico Adamoli, Teramo

      Teramo 2 aprile 944
      
      Le tue lettere ci giungono quasi puntualmente e ci sono di grande conforto. Pensa però quanto ci addolori il saperti ancora senza nostre notizie. Noi abbiamo sempre risposto alle tue care lettere. Crediamo che non ti sono giunte per i continui cambiamenti di residenza a cui sei sottoposto. Speriamo almeno che possa ricevere qualche nostra nuova prima di cambiar sede di nuovo. In salute stiamo tutti bene. Il commercio va discretamente e la vita, rispetto ai tempi, è abbastanza tranquilla. Fra una settimana sarà la S. Pasqua ma pensa come potrà trascorrere per noi questa Santa Festa, pensando che tu sei lontano, che di Carlo non si hanno ancora notizie. Solo la speranza di poterci un giorno riunire ci sorregge e ci dà la forza di sopportare il momento presente. Già ci è di conforto il sapere che andrai in un posto migliore, che il clima è stato benigno.
      
      Aggiungo io due parole, mio caro Giovannino. Stiamo tutti bene, gli zii ti salutano tanto caramente. Altro non desideriamo che riabbracciarti al più presto. Anche da zia Antonietta sappiamo che tu non ricevi nostri scritti. Speriamo che ti giungano. Baci cari da tutti aff.mo
      mamma e papà Federico Adamoli