Lettere della Guerra dall'epistolario di famiglia

Dal 25 luglio 1943 alla liberazione, lettere di civili e militari

a cura di Federico Adamoli



21/02/1944, Giovanni Adamoli, Biala Podlaksa (Polonia)

      Biala Podlaska 21 febbraio 943.
      
      Carissimi, fra poco lasceremo il campo di Biala per recarci altrove dove staremo senz’altro meglio. Come desidererei vostre notizie! Fino ad oggi ancora non ricevo un vostro scritto. Io è la tredicesima volta che vi scrivo. Come inverno me la passo abbastanza bene perché il freddo non è stato così intenso come credevo. Alcuni di Teramo, e dei quali già vi ho fatto il nome in precedenti lettere, hanno ricevute notizie dei loro, ed io invece, il solito sfortunato, niente. Dedico il tempo nella lettura. Di Carlo avete notizie? Mi raccomando perché prendiate le misure precauzionali che le circostanze richiedono. Se del caso recatevi a Rocciano o in qualche altro paese vicino Teramo. Vegliate bene le cose e non consideratele con leggerezza. Ho la forza di sopportare tutto, ma desidero quando la bufera sarà passata ritrovarvi tutti e bene. Papà come va col commercio? L’attività delle sorelle in che cosa consiste? A zio Umberto e zia Clarice darete sempre mie notizie e miei saluti. Ricordo con nostalgia i bei giorni, sia pure pochi, trascorsi in intimità e anelo molto a rivivere una vita familiare. Perdonate il mio periodare troppo alla carlona. Debbo d’altronde evitare le cancellature e quando ho scritto non posso correggere nulla. Sarà una vera gioia per me poter leggere un vostro scritto. Ricordatemi a tutti e salutatemi tutti. Baci aff.mo Giovannino