Lettere della Guerra dall'epistolario di famiglia

Dal 25 luglio 1943 alla liberazione, lettere di civili e militari

a cura di Federico Adamoli



28/11/1943, Giovanni Adamoli, Tarnopol (Polonia)

      28 novembre 1943
      
      Carissimi, è la seconda volta che, in qualità di internato militare, io vi scrivo. A Ragusa mi consolavo pensando che sulla sponda opposta, quasi di fronte, avevo Teramo; adesso mi consolo pensando che sono ancora in Europa e in Europa c’è l’Italia. Mi trovo ai confini della Polonia a Tarnopol dove il freddo non è come si sarebbe immaginato. In salute e in ispirito sto sempre bene. E voi? La guerra si avvicina sempre più a Teramo. Vi raccomando di avere tutte le precauzioni. Papà non si allontani più da Teramo e lasci stare Pescara od altre contrade: è sempre pericoloso. Credevo di potervi comunicare il bollettino e le modalità per la spedizione di qualche pacco che mi perverrebbe tramite, credo, la Croce Rossa Internazionale. Desidererei, se sarà possibile, formaggi conservabili, salamini, biscotti. Risponderete col foglio a fianco. Ognuno di voi, di proprio pugno, mi invierà un saluto utilizzando gli spazi prescritti. Prendete nota indirizzo e segno “T”. Carlo dove si trova? Baci a tutti, zii e comari. aff.mo Giovannino. Buon Natale.