Giuseppe Di Febo
Psicopedagogia dell'umorismo


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     Molti insegnanti che hanno un notevole senso dell'umorismo non osano farvi ricorso perché pensano di non essere presi sul serio.
     Quale parte esattamente spetti all'umorismo negli atteggiamenti e nel comportamento di un insegnante è un argomento al quale non si può rispondere con precisione. Ma il fatto che abbia un ruolo importante è fuori discussione. Forse, il modo migliore per capire il ruolo dell'umorismo nella classe sarebbe quello di osservarlo dal vivo, cioè osservare sistematicamente durante le lezioni l'utilizzazione dell'umorismo; esperienza che il sottoscritto compie quotidianamente.

Capitolo Terzo. Apprendimento... umoristico

     Prima di iniziare una discussione sugli effetti dell'umorismo nell'apprendimento, occorre cercare di determinare che cosa si intende per apprendimento.
     Gli psicologi che si sono specializzati su questo argomento hanno proposto numerose definizioni, dalle quali emergono tre principi comuni. Questi principi sono i seguenti:
     1) L'apprendimento è un processo mentale che non è direttamente osservabile. Lo si può inferire dall'osservazione del comportamento.
     2) L'apprendimento implica un cambiamento (relativamente stabile) nel comportamento che può applicarsi a nuove situazioni. In questo modo aiuta l'individuo ad adattarsi all'ambiente circostante.
     3) L'apprendimento è il risultato dell'esperienza (e non della maturazione degli istinti, o di uno stato passeggero come per esempio il comportamento sotto l'influenza dell'alcool o di una droga). Tutte le teorie dell'apprendimento cercano di spiegare il processo di apprendimento. L'umorismo, in quanto variabile che influenza l'apprendimento, è stato raramente studiato.