Svelare l'inconscio - Lezione di Psicologia di Arturo Conte



Arturo Conte (1921-2009)

[Arturo Conte maestro di vita]

Arturo Conte
Lezione di Psicologia Generale

Università "G. D'Annunzio" di Chieti
Facoltà di Lettere e Filosofia (20 aprile 1988) - [Durata: 1:33:39]

Svelare l'inconscio

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    "L'inconscio, l'alogico, la vita, la nascita, l'esistenza nei suoi palpiti originari è davanti a noi, solo che noi non abbiamo più gli occhi per vederlo. L'inconscio è così. Questo però va detto, va dichiarato, e va anche dimostrato. Se non facciamo questo passo seguitiamo a macinare vecchia farina nei vecchi mulini della psicologia tradizionale, della psicologia scientifica e seguiteremo a rimbalzare dalla scuola di Lipsia alla scuola di Vienna di Freud, da Wundt, Wegner, Freud con i suoi successori, e perderemo così anche, però, la possibilità di ascoltare qualche messaggio che ci viene da molto lontano, e da molta profondità o da molta altezza, ad esempio il messaggio di Nietzche, oltre il messaggio di Gesù di Nazareth. Come si fa a dire questo: che noi siamo assenti? Ecco, direi una cosa paradossale: noi stiamo qua, uno guarda l'orologio, dice che sono le sei, del giorno tale e tal altro. nel tale posto, Chieti. Noi ci stiamo qua, siamo presenti. Io vi posso dimostrare, senza tema di sbagliare, che non è vero, noi siamo assenti anche qua, che il nostro star qua è un nostro essere assenti, che noi siamo sempre assenti, che noi in quanto soggetti siamo assenti dalla esperienza palpitante della vita e della nudità della vita, e cioè del conscio. Posso dimostrarvi che ogni volta che noi pensiamo, percepiamo o parliamo, ci stiamo a nascondere. Ogni parola che io dico viene da una parte nascosta di me. Riprova. Ma perché io devo parlare! Se fosse manifesto tutto quello che io posso portare, io non dovrei dire nessuna parola, sarebbe già tutto quanto manifesto. Invece io devo parlare. Questo significa che non è manifesto. E' il discorso della aleseia di cui parla Martin Heidegger. L'aleseia sarebbe lo svelamento del nascosto. La verità sarebbe ciò che si manifesta dal nascondiglio, quindi vuol dire che partiamo da un nacondiglio. Chi ha nascosto, perchè si è nascosto, qual'è il nascosto?"