Il futuro è Natura - Andare alla Natura, trasfigurarsi nella Natura - Lezione di Psicologia di Arturo Conte



Arturo Conte (1921-2009)

[Arturo Conte maestro di vita]

Arturo Conte
Lezione di Psicologia Generale

Università "G. D'Annunzio" di Chieti
Facoltà di Lettere e Filosofia (1 marzo 1989) - [Durata: 1:21:52]

Il futuro è Natura - Andare alla Natura, trasfigurarsi nella Natura

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    "C'è nell'accoppiata delle due parole 'ritorno' e 'natura' una contraddizione violentissima, straordinaria, neurotica, forse catastrofica, psicotica. Perché ora io ve lo debbo dimostrare. Questo fatto del ritornare è tipicamente dell'uomo. Vi voglio citare subito un tema importante della psicoanalisi. Nella psicoanalisi si dice: il ritorno del rimosso. La psicoanalisi in fondo vive su questo. Vediamo un esempio, un esperienza traumatica. Torniamo alla esperienza del bambino che si allatta al seno della madre in cui concresce e in cui si crea. Se ad un certo punto c'è un intervento traumatico, nel senso di uno svezzamento violento, o subdolo, o devastatore, allora questa esperienza si fissa, si blocca, cioè rimane incisa nella psiche come una cicatrice profonda. Dopo di che si va innanzi e questo individuo diventerà un bulimico, oppure un anoressico, o un parlatore, un fumatore, un baciatore, e mille altri sintomi. Dico questi perché sono in linea più diretta con il fatto orale. Se un bel giorno a questo gli piglia una 'verve' incontrollata di utilizzare la bocca suggente, succhiante, noi diremo che in questo caso, che è un caso elementare, c'è un ritorno del rimosso, perché in quel momento in cui l'esperienza del bambino sul seno della madre è stata interrotta in modo traumatico, in modo che spezza, non con una continuità, questa esperienza spezzata rimane come compressa sotto, e si agita sotto. Può anche dormire sotto, entrare in latenza. E' una parola freudiana questa, in latenza, diventa latente. Si mette a sopravvivere in una specie di scantinato che Freud, impropriamente secondo me, chiama inconscio, ed un bel giorno ritorna in superficie, e guida la vicenda individuale. Noi abbiamo qui un ritorno, abbiamo qui la malattia. Ora io voglio allargare l'ambito: ogni volta che c'è un ritorno, c'è una malattia. In natura non torna niente, questo concetto del ritorno è un concetto che sta alla base della civiltà umana, che nutre la civiltà umana, per cui la civiltà umana è sempre un ritorno, è sempre un tornare."