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Episodi vissuti
Raccolti da G.A. Esengrini
Giulio Adamoli
Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329


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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   torio Emanuele e Garibaldi accadde a poca distanza da noi; ma noi non vi assistemmo. In compenso, il giorno dopo ci imbattemmo, presso Sant'Agata, nei reggimenti di Cialdini. Non dirò che vi sia stata grande effusione reciproca, quale si poteva attendere da soldati dello stesso paese, (che si erano battuti bravamente per la stessa causa ; ma neppure vi fu affettazione di freddezza.
   Accarezzando l'idea di batterci sotto agli occhi dei fratelli d'arme dell'esercito regolare, eseguimmo una evoluzione verso Capua per indurre i borbonici ad attaccarci; ma invano, ed il 29 tornammo a Caserta.
   La campagna delle due Sicilie era finita, per noi; la nostra missione compiuta. Span-garo ed altri sostennero ancora sotto Capua qualche lieve combattimento, ma la direzione dell'assedio passò nelle mani del generale Della Rocca, cui la piazza si arrese il 2 dicembre.
   Il Re, accompagnato da Garibaldi, entrava in Napoli il 7; Garibaldi partiva per Caprera il 9, e lo scioglimento dei corpi dei volontari si accelerava sempre più. Gli ufficiali ci abbandonavano alla spicciolata, di mano in mano che ricevevano le dimissioni, o erano destinati