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I fondamenti socioculturali della rinascita teramana
Giovanni Adamoli
1972, pagine 411





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   In uno spazio di poco più di centosessanta anni, dal 410 al 671 circa d.C0! i nostri paesrfurono preda <àt dodici o tredici volte di conquistatori e ri conquistatori ,gli uni non meno feroci d egli altri i quali a volta a volta passan do distruggevano ed i ncendiavano ciò che gli altri avevano per avvent ura 1 as ci a to ;—
   Così, ad esempio, Interamnia che dovette anche essa® in tutto o in parte essere distrutta ed incendiata en= tro lo spazi o di tempo ricordato, fu riedificata sulle rovi= ne le quali si scorgono non appena si scavi al di sotto del l'attuale livello; e rimasero per sempre sepolte le rovine dell'anfiteatro, del teatro, del pretorio, della basilica,dei ricchi tempii
   Così Atri distrutta, fu riedificata in più ristret^ to spazi o, ma non fu ricostruita più il suo scalo marino;1 E Castronovo, Penne, Teate, furono ricostruite alla meglio sulle loro rovine
   In tanta distruzione e fra tante uccisioni e stra= gi non più navigazione,, non commercio, non industrie e neanche agricoltura, chè i pochi e spaventati superstiti la