— 146 —
L'Esame di Stato ci ha fatto conoscere con quanto zelo siano curati lo studio e la disciplina in questo R. Istituto, saggiamente diretto dall'Ili.mo Signor Presidente della Commissione.
Per quanto alcuni programmi non siano stati espletati durante l'anno scolastico, sia per la ristrettezza dell'orario, sia per tutte le difficoltà che nascono sempre nell'applicazione di qualsiasi Riforma, non ostante la ferrea volontà degli Insegnanti, dobbiamo dichiarare che le cognizioni che gli alunni del 1. Biennio hanno apprese, relativamente alle materie scientifiche, sono sufficienti, specialmente in matematica, per poter proseguire, con regolarità, gli studi del secondo biennio.
Nell'italiano scritto, purtroppo, più del 50 per cento dei candidati, cadde in malo modo, nonostante il proposito dei Commis-sari di non pretender troppo, nei riguardi così della sostanza, come della forma, da alunni che, per molte ragioni, non potevano presentarsi agguerriti alla non facile prova.
È doveroso, tuttavia, aggiungere che i quattro allievi che la Commissione credè di ammettere alla prova orale, non senza usare una certa indulgenza, (uno nella sessione di luglio e tre in quella di ottobre) risposero assai bene alle domande che furono loro rivolte e dimostrarono una preparazione accurata su di un programma, ridotto sì, ma, pur sempre, abbastanza vasto.
Lo stesso dicasi in genere per tutti i candidati, che si presentarono ali' Esame di Storia.
Assai buono, come, del resto, lo prova l'elevato numero dei candidati abilitati fin dalla sessione di luglio, (13 abilitati su 15) fu il risultato degli esami del secondo biennio di Agrimensura.
Gli alunni dimostrarono profonda cultura nelle Costruzioni, nella Topografia, nella Chimica, nell'Agraria, nell' Estimo e nella Tecnologia rurale.
La Commissione si compiace di constatare, che, oltre ad una buona maturità per gli esami, i candidati presentarono una fondata preparazione per l'esercizio professionale.
Abbiamo con piacere constatato, come l'insegnamento della