Stai consultando: 'Il R. Istituto Tecnico di Teramo dal 1872 al 1924', di a cura del Preside Dott. R. Massignan

   

Pagina (134/220)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (134/220)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Il R. Istituto Tecnico di Teramo
dal 1872 al 1924
a cura del Preside Dott. R. Massignan
Stabilimento Tipografico 'La Fiorita', 1924, pagine 206

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   — 124 —
   Ascoli a Teramo; e, un'ora dopo, scendeva in piazza Arringo, festosamente accolta dagli studenti e dai professori ascolani, con alla testa il loro egregio Preside prof. cav. Alberto Gregorini. Dopo, le reciproche presentazioni e una breve, ma interessante visita al Duomo, i gitanti passavano all'Istituto Tecnico, salutati all'ingresso, dagli urrà della studentesca. Visitati i locali e i ricchi gabinetti con la guida dei prof. Salvatore Profilo, Ilare Martini, Vittorio Cavalieri, Ing. Adone Gatti, signora Anna Melino Marcuse, Mario Battistrada ecc., gli ospiti furono ricevuti nella sala della Biblioteca, dove fu offerto un sontuoso rinfresco e dove il Preside cav. Gregorini rivolse loro nobili ed elevate parole di saluto, cui rispondeva, subito, ringraziando, il Preside cav. prof. Massignan.
   «Cominciò, quindi, a svolgersi un ben preordinato programma di visite alle cose più belle e interessanti della città, a partire dal Museo Archeologico dove li attendeva quella bella figura di dotto e di appassionato ricercatore di antichità che è il suo Direttore cav. Mariotti, il quale fu ai visitatori guida sapiente e cortese traverso le varie sale in cui si accolgono così preziosi avanzi delle età preistoriche e dell'era romana. Fu per tutti una visita graditissima: per molti, specialmente per i giovani, un'ottima occasione di accrescere le loro cognazioni e di arricchire la propria cultura. Maggior sorpresa recava la Pinacoteca. Qui i gitanti rimasero veramente ammirati di fronte alla dovizia di tesori d'arte che ospita e che il bravo prof. Gabrielli andava loro illustrando con rara competenza. E in quella fuga di sale, sfarzosamente addobbate e illuminate da tanta luce di bellezza divina, dinanzi a quegli stupendi capolavori dei nostri artisti più insigni, passarono due ore di vero godimento, non nascondendo il loro rammarico per non poter dedicare più lungo tempo alla visita di quella meravigliosa raccolta che onora la vicina città e di cui essa va così giustamente fiera e orgogliosa. Nel pomeriggio, dopo una rapida gita di ricognizione dei principali monumenti cittadini, la comitiva teramana, sempre accompagnata e guidata dai professori e studenti ascolani e dall'infaticabile Preside Gregorini, e fatta segno continuamente a in-

Scarica