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« E un altro che abbraccisi pochi giorni prima che la sua fronte adolescente conoscesse il bacio divino della Gloria.
« E un terzo che diede ali al suo ardire e volò a una morte azzurra indorata dai raggi dell'Aurora.
« Ma ben li conoscevano e ben li ricordano, ora, con intenso amore, taluni dei Maestri vostri che qui mi ascoltano, che hanno trafuso nelle loro menti, con la luce del sapere, il culto di ogni cosa santa, che ne seguirono ansiosi le vicende, quando, lasciate queste aule, accorsero al freddo amplesso della Morte, e che ne contemplarono, testé, con profonda tristezza, i nomi scritti sulle funebri tabelle che abbiamo appese all'ingresso delle nostre aule.
« Passeranno gli anni e altri studenti qui verranno, cui questo tempo sembrerà antico. E il volger delle stagioni farà ingiallire le nostre tabelle.
« Ma la memoria dei nomi che esse recano resterà a lungo negli animi e nei cuori dei discepoli venturi e dei maestri che qui insegneranno quando noi non saremo più.
« E, vincendo la commozione che vibra in lui e negli ascoltanti, l'oratore segue ricordando l'ammonimento dei Morti che insegnano come l'uomo debba vivere e morire senza viltà; e conchiude con un alato inno alla Patria dalla cui millennaria civiltà si augura abbia a prorompere e a rifiorire una primavera più fulgida e più radiosa di quella che salutò il Natale dell' alma Roma.
«L'eletto uditorio, che ha seguito con commossa attenzione la vibrante parola del prof. Massignan, prorompe in applausi unanimi, che sono una vera ovazione al valoroso educatore.
« La cerimonia segue con l'offerta da parte delle signorine del-l'Istituto Tecnico di una grande corbeille di fiori e del magnifico bouquet dell' Istituto Magistrale alla lapide dei Caduti. Sfilano poi le squadre degli studenti, militarmente inquadrati, e fanno il saluto alla bandiera.
« E la cerimonia si chiude con la visita ai locali e ai gabinetti della Scuola, ove da tutti si ammira I' ordine perfetto che regna
nel benemerito Istituto.»
(// Popolo Abruzzese del 19 Aprile 1924)