nel mondo, in conformità e in coincidenza della sua grandezza spirituale e non come soggezione da imprimere!
E tutto questo, o signori, non può essere oggetto di nude formule e di rigide definizioni, ma deve costituire l'atmosfera, il soffio di un'era nuova, inquadrata nei confini morali di un'alta missione umana.
Ecco perché la enunciazione del programma educativo la troviamo oggi nella stessa vita che noi viviamo, mentre il programma professionale si svolge nel ritmo consueto della scienza acquisita, ma nell'attesa di una grande riforma, alla quale dedica tutta .la sua passione il sommo reggitore della Pubblica Istruzione, che è ^pure cultore insigne di scienze, nonché studioso impareggiabile della vita pratica nazionale.
E noi, uomini della scuola, siam qui agli 'ordini! Voi, o giovani, seguiteci con la volontà di apprendere; perché negare il risultato storico ed umano della vita nazionale rinnovata vuoi dire non percepire la realtà in atto; mantenersi nel desolato scetticismo significa essere neghittosi. Gli uni e gli altri assertori non possono trovar posto nel civile progresso e inseguiranno sempre faticosamente le loro ombre, senza raggiungerle mai!
Guardatevi dalla tirannide morbosa di una tale miseria mentale: lo diciamo nel vostro interesse, lo proclamiamo altamente, da questi banchi, per il bene della Patria immortale!
28 ottobre 1928 - La Marcia su Roma.
Tutta la Scuola (alunni ed insegnanti) prende parte al grande corteo cittadino. La celebrazione della storica data viene affidata a ciascun insegnante della prima ora di lezione.
2 novembre 1928 -^Pellegrinaggio al Cimitero Urbano per i caduti di guerra.
Ad iniziativa delle locali sezioni dei Mutilati, dei Combattenti eco., viene formato un mesto corteo per deporre una corona sul ricordo marmoreo ai caduti di guerra, presso il Cimitero Urbano.
L'Istituto Tecnico vi prende parte con tutta la scuola.
4 novembre .Ì928 - Celebrazione della Vittoria.
In tutte le classi viene solennemente ricordata la Vittoria delle
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