Gelasio Adamoli
Innovazione tecnologica, impresa e competitività


Pagina 56 di 107       

%


     Questo modello venne testato sulla base dei dati di una ricerca sulle innovazioni effettuata nel 1969 (Myres e Marquis, 1969).
     Detta ricerca analizzava 567 innovazioni di successo effettuate in 120 imprese di 5 settori; per motivi metodologici Abernathy ed Utterback selezionarono 330 innovazioni provenienti da 77 imprese, e da questo campione ottennero una sostanziale conferma di un set di ipotesi elaborato in coerenza con il modello.
     Ipotesi 1 – La percentuale di innovazioni di prodotto è maggiore nelle imprese che si ritrovano nello stadio fluid, mentre la percentuale di innovazione di processo è massima nelle imprese dello stadio specific.
     Ipotesi 2 – L’enfasi data alla strategia innovativa è maggiore nelle imprese dello stadio fluid.
     Ipotesi 3 – Le imprese dello stadio fluid tendono ad introdurre tecnologie nuove più che ad adottare quelle esistenti.
     Ipotesi 4 – Le imprese dello stadio specific tendono ad “adottare” innovazioni piuttosto che a produrne di originali.
     Ipotesi 5 – Le imprese dello stadio specific tendono ad “adottare” innovazioni incrementali nel processo.
     Ipotesi 6 – I costi comparati delle innovazioni per le imprese nei diversi stadi vedono le imprese dello stadio fluid investire (relativamente) di più delle imprese dello stadio specific.
     Ipotesi 7 – La maggiore parte delle imprese nello stadio fluid è di piccola dimensione, mentre la maggior parte delle imprese nello stadio specific è di grande dimensioni.
     Derivano, da quanto sopra, rilevanti conseguenze in ordine al tipo di innovazione suscettibile di ottenere successo. Più precisamente si delinea che: differenti imprese in differenti stadi di sviluppo reagiranno a pressioni diverse con diversi tipi di innovazioni. (49)

* * *

(49) ) Cfr. W. J. Abertnathy, J. M. Utterback, A Dynamic Model of Process and Product, “Omega”, n.6, 1975.