Gelasio Adamoli
Innovazione tecnologica, impresa e competitività


Pagina 21 di 107       

%


     2) Il secondo ciclo comprende il periodo che va dal 1825 al 1880. Fu sostenuto dall’applicazione del vapore ai trasporti ferroviari e marittimi. Portò alla creazione, sempre in Inghilterra, di nuovi impianti industriali non solo sui bacini carboniferi.
     3) Il terzo ciclo, iniziato nel 1880, si svolgeva ancora nel momento in cui Schumpeter eseguiva le sue osservazioni. Trae origine dall’invenzione dell’elettricità, del telegrafo, del telefono e del motore a scoppio, e dallo sviluppo dell’industria petrolchimica. Interessò soprattutto gli stati Uniti, la Germania e la Francia; con conseguente passaggio dal primato industriale della Gran Bretagna all’Europa e gli Stati Uniti.
     Con la fine del terzo ciclo, nel 1930, ha avuto inizio un quarto ciclo durato fino al 1990 e sostenuto, oltre che dall’ulteriore sviluppo della petrolchimica, da industrie ad alta tecnologia come quella televisiva e hi-fi, aerospaziale, delle fibre sintetiche e dell’elettronica; ha interessato soprattutto gli Stati Uniti, la Germania e il Regno Unito.
     Oggi viviamo in un quinto ciclo innovativo che sta dando vita ad un economia dell’informazione (ed a una società da molti definita “post-industriale”), che sfrutta l’energia immateriale del cervello umano per la ricerca e lo sviluppo (R&S) in campi come i servizi per l’industria (per esempio, con il software), come la biotecnologia, la nanotecnologia e la robotica, e lega direttamente la costosa R&S all’industria. In queste nuove attività sono principalmente due i paesi contendenti: Stati Uniti e Giappone. (20)

* * *

(20) ) Cfr. F.E. Ian Hamilton, Un'economia mondiale in continua trasformazione, in Robert Bennett - Robert Estall [a cura di], La sfida del cambiamento globale, Franco Angeli, Milano,1996.