Gelasio Adamoli - La direzione de "L'Unità" (1951-1957) - Lettere al Direttore


Leggi americane (1953)

Noi operai siamo rimasti fortemente colpiti quando abbiamo letto sull'«Unità» che negli Stati Uniti d'America la legge ammette la pena di morte per tutte le persone che abbiano superato il 7° anno di età. Alcuni amici, avversari politici, non hanno voluto credere a quanto è stato pubblicato. Puoi tu darci altri elementi per comprovare l'esattezza della notizia? (Vincenzo Ginesi, Via S. Francesco, 6 - Sarzana)

           Debbo dirti subito, caro compagno, che anch'io, quando ho letto l'articolo di Taddei non appena esso è pervenuto in redazione, sono rimasto profondamente colpito dalla mostruosa inumanità della legge americana che non conoscevo negli aspetti che venivano così crudelmente rivelati dal nostro collaboratore. Poco prima dell'articolo a cui tu ti riferisci, era giunta la notizia dell'assassinio dei Rosenberg e nella nostra redazione pesava l'atmosfera di dolore e di orrore creata dal laconico annuncio battuto dalle telescriventi: «Julius Rosenberg è morto alle ore 1,06... Ethel Rosenberg è morta alle ore 1,16...».
           Ai giornalisti non è concesso sostare sulle notizie se non per valutarne l'importanza politica e giornalistica e quindi per decidere la forma e la forza della presentazione: una notizia deve essere sempre soltanto tale, specie se giunge alle ore 1,30 di notte, quando le rotative stanno per muoversi. Non è concesso sostare anche quando si ha voglia di piangere e di gridare. Ma quella notte sostammo, quella notte piangemmo e gridammo, insieme con tutto il mondo civile percosso dall'annuncio. E sostammo ancora, inorriditi, quando giunse l'articolo di Taddei: «Secondo la legge americana anche i fanciulli possono andare sulla sedia elettrica... fate conoscere le leggi americane... fate conoscere che cosa sono le pene in quel paese», salvate gli uomini dalla più grande mistificazione di tutti i tempi...».
           Ho voluto conoscere queste leggi e ti sono veramente grato dell'occasione immediata che tu mi hai offerto con la tua lettera di contribuire a farle conoscere.
           E' proprio così: è scritto a tutte lettere nella Costituzione federale americana, che è del 1789 e che, nella parte che stiamo trattando, è rimasta immutata, che i «cittadini americani sono giudicabili dopo i sette anni di età» ed è ancora ribadito che solo gli infanti (secondo la legge americana sono giuridicamente tali i fanciulli con età inferiore ai sette anni) sono considerati «presunti incapaci di commettere reati». Nello Statuto federale di qualche Stato dell'Unione la responsabilità penale dei fanciulli è subordinata alla cosidetta prova del «discernimento», ossia alla capacità di intendere per i ragazzi di età fra i sette ed i quattordici anni. In California una tale prova è ammessa, è discussa nello Stato di Ohio, è negata nello Stato di New York.
           Negli Stati Uniti d'America, nella «civilissima» America dinanzi alla quale De Gasperi — secondo una sua famosa frase — si leva tanto di cappello, non esiste una legislazione speciale per i minorenni e nessuno, in America, si stupisce di trovare a Sing Sing giovinetti di ogni età che entro quelle tragiche mura perdono ogni luce ed ogni speranza di redenzione.
           Molti giovani minorenni hanno vissuto la spaventosa attesa nelle celle della morte di Sing Sing e sono stati poi fulminati sul più barbaro strumento di morte che una aberrante concezione di «civiltà» potesse creare. Statistiche sull'età dei 569 che, sino ad oggi, sono stati bruciati sulla sedia elettrica non ne ho trovate; non so dirti perciò il limite toccato dai carnefici, ma resta sulla «civiltà americana» la grande macchia sanguigna di quell'articolo della Costituzione che ammette «l'infanzia assassina».
           La via della libertà e della civiltà che corre per il mondo dovrà passare anche per Washington, superando la spettrale «Libertà» di pietra che, all'imbocco del porto di New York alza la fiaccola ormai spenta. La via della libertà dovrà distruggere, come dice William Foster, la paurosa meccanica barbarie e il rullo compressore delle coscienze, delle intelligenze, dei valori spirituali dell'uomo rappresentato dal capitalismo e dal conformismo americano.
           Quel giorno anche in America nessuno oserà più contaminare la speranza del mondo, i fanciulli; nessuno oserà ammettere che i fanciulli possono estere assassini e possono essere legalmente assassinati.




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