Gelasio Adamoli - La direzione de "L'Unità" (1951-1957) - Lettere al Direttore


Il maggiore Zatopek (1952)

Vorrei sapere se è vero che Zatopek è stato promosso di grado nel 1949 nell'esercito cecoslovacco dopo aver demolito il record mondiale dei 10.000 metri. Abbiamo discusso su ciò e molti miei amici non ritengono giusto che l'avanzamento nell'esercito possa avvenire sulla base di meriti sportivi. (Walter Bonissone, Ilva Savona) / Ho letto sul «Secolo XIX» del 4 settembre che il campione cecoslovacco Zatopek non è stato promosso maggiore perchè la sua popolarità ha seccato i dirigenti comunisti di Praga. La notizia parla anche di un improvviso silenzio della stampa cecoslovacca su Zatopek. E' già caduto in disgrazia il grande campione? (Sportivo apolitico)

           Anzitutto voglio tranquillizzare lo "sportivo apolitico". La notizia pubblicata sul «Secolo XIX» il 4 settembre, in quinta pagina con un bel titolo su tre colonne «Attaccato l'olimpionico Zatopek dal Ministro della difesa cecoslovacco» sotto un occhiello di effetto «Contro l'individualismo borghese», è perfettamente in linea con tutte le notizie che la stampa borghese pubblica sui Paesi a democrazia popolare e sull'Unione Sovietica: essa è scioccamente falsa e menzognera.
           Il 4 settembre il giornale dei Perrone, fra le altre menzogne della giornata, poneva in particolare risalto quella che si riferiva alla «disgrazia» di Zatopek: il 9 settembre Radio Praga annunciava che il capitano di Stato Maggiore in servizio effettivo nell'Armata cecoslovacca Emil Zatopek era stato promosso maggiore e che il campione sarebbe stato insignito dal presidente Gottwald dell'"Ordine della Repubblica".
           Le bugie hanno le gambe corte, quella del Secolo XIX su Zatopek, pur riferendosi a un recordman mondiale di podismo, non ha camminato più di 5 giorni.
           In quanto poi al «silenzio» della stampa cecoslovacca, ho sott'occhio alcune riviste pubblicate recentemente in quel paese che contengono lunghi articoli e numerose fotografie sul campione che, secondo il «Secolo XIX» si era reso colpevole di aver conquistato troppa popolarità facendo alzare per tre volte sul pennone di Helsinky la bandiera della Repubblica Popolare Cecoslovacca.
           Evidentemente i governi democratici popolari mandano gli atleti alle Olimpiadi perchè siano sconfitti; se vincono sono puniti...
           Chiarita — almeno lo spero — la questione con lo «sportivo apolitico», la faccenda si è ora complicata nei confronti degli amici del compagno Bonissone. E' veramente una cosa difficile accontentare tutti. Chi vuole che Zatopek avanzi nell'esercito e chi no, l'uno, sportivo apolitico, teme che per questioni politiche i meriti sportivi non siano riconosciuti, gli altri, non sportivi ma che ragionano su basi politiche, temono al contrario che per esigenze di propaganda interna essi siano troppo riconosciuti.
           Il compagno Bonissone non dovrebbe però faticare troppo a convincere quanto siano giuste le promozioni che si è guadagnato Zatopek nell'Armata cecoslovacca.
           Zatopek è descritto nella stampa cecoslovacca non solo come un grande, eccezionale atleta, ma come un ottimo soldato, di volontà tenace e salda. Egli è un uomo che nei fatti dimostra di essere un grande patriota, egli è un educatore sportivo della gioventù del suo paese, egli provvede alla formazione di nuovi giovani atleti e divide con essi il segreto del suoi successi ed ha recentemente dichiarato il suo proposito di condurre alle prossime Olimpiadi diecine di atleti come lui. Egli è profondamente amato da tutto il popolo cecoslovacco, non solo per le sue strepitose vittorie ma anche perchè è un uomo di straordinaria semplicità, di carattere aperto e umano, perchè egli concepisce la lotta sportiva come un fattore di pace, di fraternità e di amicizia con tutti i popoli.
           Del resto un uomo che ha dimostrato tanta volontà, tanta capacità, tanta intelligenza da riuscire a compiere delle imprese sportive che nessun altro atleta ha mai compiuto, un uomo che detiene quattro primati mondiali (10.000 m.; 10.000 miglia inglesi, 20.000 m. e il record dell'ora), che ha conquistato ad Helsinki 3 medaglie d'oro (5.000 m.; 10.000 m. e maratona), non dimostra di avere al sommo grado le qualità tipiche di un ottimo soldato?
           Zatopek non è l'uomo-cavallo di cui parla la stampa borghese, è un uomo che con i muscoli scientificamente educati e con il cervello ha lottato per salire la difficile scala della gloria sportiva, che ha trovato nel suo libero paese le condizioni per dare pieno sviluppo alle sue possibilità. Il suo recente avanzamento a Maggiore non solo ha costituito un giusto riconoscimento per Zatopek da parte del suo popolo, ma ha fornito ai gradi superiori dell'Armata cecoslovacca un quadro che, indubbiamente, è all'altezza del proprio compito.




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