Gelasio Adamoli - La direzione de "L'Unità" (1951-1957) - Lettere al Direttore


“La sonata a Kreutzer” (1952)

Le questioni trattate da Tolstoi nel suo romanzo “La sonata a Kreutzer” possono avere un valore positivo? (Compagno Operaio della S. Giorgio – Sestri)

           “La sonata di Kreutzer” (1890) appartiene al periodo in cui la tendenza moralistica diviene prevalente nell'arte di Leone Tolstoi (i capolavori, “Guerra e pace” e “Anna Karenina” furono composti fra il 1864 e il 1878). In tale periodo più chiaramente si manifesta la contraddizione, segnalata da Lenin, fra il contenuto profondamente progressivo dell'arte del grande scrittore russo – che fa di essa “lo specchio della rivoluzione”, in quanto “espressione di quelle idee e di quegli stati d'animo che si erano formati in milioni di contadini russi all'inizio della rivoluzione borghese in Russia” e l'ideologia tolstoliana che è, invece, “utopistica e reazionaria”. Nella “Sonata di Kreutzer” la possente denuncia delle condizioni di inferiorità in cui è tenuta la donna è valida ancora oggi per il mondo borghese, ma la soluzione tolstoiana del problema resta astrattamente moralistica. Del resto lo stesso Tolstoi, in seguito, abbandonò, in gran parte, la tesi sostenuta nell'opera che giustamente ti ha interessato.




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