Gelasio Adamoli - La direzione de "L'Unità" (1951-1957) - Lettere al Direttore


Discriminazioni... (1952)

Sono un assiduo spettatore delle sedute del Consiglio Comunale di Genova e recentemente ho ascoltato le dichiarazioni del Sindaco Pertusio in relazione al fatto della mancata trasmissione a “l'Unità” della copia di un documento che era stato fatto pervenire a tutti gli altri giornali cittadini. Pertusio ha ragione: “l'Unità” non dimostra riguardo verso la sua persona, perché il Sindaco dovrebbe averne verso il giornale? La prego di rispondere attraverso la rubrica “Lettere al Direttore”. (Vittorio S.)

           Le confesso che ho dovuto superare qualche perplessità prima di convincermi dell'opportunità di una risposta pubblica alla sua lettera, così come lei ha richiesto. Lei si è rivolto al Direttore dell'Unità ma certo non ignora che il Direttore dell'Unità è stato Sindaco di Genova immediatamente prima dell'attuale Sindaco on. Pertusio e che presentemente è capo del più numeroso gruppo consiliare dell'opposizione.
           Mi son chiesto: quanta parte della mia risposta ella avrebbe potuto attribuire al Consigliere Comunale ex Sindaco e quanta al giornalista? Tanto più che il modo più semplice per liquidare la questione poteva apparire per me quello di fare riferimento a come andavano le cose a Tursi prima del 27 maggio e al trattamento riservato alla figura del Sindaco dall'allora minoranza DC. Avrei potuto citarle alcuni articoli di giornali governativi o filogovernativi, alcune qualifiche usate verso la persona del Sindaco, particolarmente nei giornali più legati alla DC e ricordarle nello stesso tempo che nessun giornale o giornalista ha dovuto mai subire, dalla precedente Giunta, una qualsiasi forma di rappresaglia o di ritorsione. Così ancora avrei potuto riferirmi a certi manifesti oltraggiosi, alle calunnie e alle volgarità, non solo pubblicate ma anche dette sulle piazze di Genova, per convincerla di come hanno razzolato male coloro che oggi vorrebbero ammannire delle solenni prediche.
           Ma le dichiarazioni del Sindaco on. Pertusio hanno un significato assoluto che credo permettano una pubblica risposta alla sua lettera del Direttore dell'Unità.
           Il Sindaco on. Pertusio ha applicato un principio di discriminazione nei confronti del nostro giornale ponendo i rapporti tra stampa e pubblica autorità addirittura in termini di “cortesia”.
           Non voglio qui porre la domanda che mi è stata posta da un altro lettore non comunista: “Avrebbe il Barone Podestà fatto una dichiarazione simile?” e tanto meno voglio concludere come conclude quella lettera: “Anche il tempo dei signori è finito”.
           E' sufficiente, credo, per giudicare obbiettivamente la dichiarazione del Sindaco, il riferimento a quel minimo concetto di tolleranza delle opinioni altrui che comporta l'accettazione del dibattito democratico. Evidentemente, essere educati alla scuola della Democrazia Cristiana non significa essere educati alla scuola della democrazia...
           Comunque, beati i poveri di spirito.




Torna alla videata principale Gelasio