Gelasio Adamoli - La direzione de "L'Unità" (1951-1957) - Lettere al Direttore


Il processo di Viterbo (1951)

Perché non dispone la pubblicazione di tutti i resoconti del processo di Viterbo in un opuscolo? Sono certo che una tale pubblicazione avrebbe grande successo e servirebbe a far comprendere a tutti la gravità delle rivelazioni del processo. (Amedeo Fabbri)

           Poiché indubbiamente il processo di Viterbo è stato seguito da milioni di italiani non certamente come un fatto di cronaca nera, ma come un fatto profondamente politico, la sua proposta è interessante.
           Ma il processo di Viterbo solo ora sta assumendo la sua giusta fisionomia, uscendo dal limitato esame del fatto terminale dei delitti e delle stragi, per tentare di investire quel mondo di intrighi e di corruzione politica che costituisce la matrice del banditismo siciliano.
           Le figure dei mandanti, nonostante tutto, pare stiano per essere strappate dall'ombra in cui hanno potuto maturare i loro delitti. Tutti gli italiani oggi pretendono, che per la difesa dell'onore del Paese, si arrivi ad un completo accertamento di tutte le responsabilità e quindi alla punizione dei veri colpevoli.
           Comunque la pubblicazione che lei suggerisce sarebbe oggi estremamente imperfetta, poiché solo le conclusioni del processo potranno fornire il filo conduttore per una impostazione unitaria.
           Ma la sua lettera mi invita a ricordare qui una importante ed esauriente pubblicazione dovuta all'iniziativa di “Le edizioni sociali”: “Sei anni di banditismo in Sicilia”, di V. Sansone e G. Ingrasci. Questo libro, fornisce al lettore una documentazione scrupolosa e impressionante sul “fenomeno” del banditismo in Sicilia. Con una grande ricchezza di argomentazioni storiche, con la citazione ampia di fatti passati e recenti, il libro introduce il lettore nei “misteri” della mafia e del banditismo come strumenti di potere e di oppressione dei grandi agrari.
           Il libro rappresenta una introduzione preziosa e direi indispensabile per una piena e completa comprensione degli avvenimenti che emergono dal dibattito di Viterbo, definiti spesso come “strabilianti”, come quelli che testimoniano la connivenza tra polizia e banditi. Ritengo perciò che, in attesa della conclusione del processo di Viterbo, sia di grande attualità ed utilità la consultazione, la lettura e la ulteriore diffusione di questo libro.




Torna alla videata principale Gelasio