Deborah Tolomeo
La 'Stampa Rossa' a Genova (1945-1953). Le Carte Adamoli


Pagina 64 di 156       

%



     Il premio si traduce in un’iniziativa di successo, in grado di pubblicizzare giovani scrittori e poeti come Calvino, Venturi, Scotellaro, Giardina, Caproni. (147) Bandito il 18 luglio 1946 "per narrazioni o semplicemente documenti di vita", vi partecipano centinaia di scrittori, di cui una giuria tecnica seleziona settimanalmente i testi, fino ai 25 finalisti. Il primo premio nel 1946 viene assegnato dalla giuria (148) ex aequo a Marcello Venturi e Italo Calvino. (149) L’intento primario del premio è estendere l'impegno letterario agli 'irregolari' - oggi li chiameremmo outsiders - non a caso una nota redazionale del 1 agosto augura "che sia appunto il lavoro di uno scrittore nuovo ad imporsi alla giuria la notte di fin d'anno del 1946". (150) I testi scelti ruotano intorno a tematiche care a quotidiano: guerra partigiana, sottosviluppo sociale ed economico, sfruttamento lavorativo nelle campagne e nelle fabbriche, ruolo della donna. Tali criteri di selezione guidano anche la scelta dei racconti letterari pubblicati successivamente. (151)
     Inoltre la terza pagina de “L’Unità" genovese dedica largo spazio alla critica cinematografica, attraverso la rubrica "Meridiano cinematografico", grazie alla collaborazione continuativa di Enrico Ribulsi e del fondatore del Film Club di Genova, Enrico Rossetti; il quotidiano comunista, insieme "Il Lavoro" e all'ENIC, dà poi il patrocinio a una serie di proiezioni cinematografiche, in cui vengono presentate prevalentemente pellicole autoprodotte in stile neorealista. (152) "L’Unità" sostiene anche la creazione di una cooperativa cinematografica (153) che nel 1951, con collaborazione dei registi G. Montaldo e Carlo Lizzani, produrrà il film-documentario neo-realista Achtung!Banditi!, che racconta l’organizzazione di gruppi Resistenza partigiana in Valpolcevera nel 1944 e la collaborazione con gli operai del ponente cittadino, minacciati dai tedeschi di smobilitazione. (154)

* * *

(147) Gaudenzi Alf, A Genova gli operai non ridono,.cit.,pp. 102-103. Anche Paolozzi-Leiss, Voci dal quotidiano, cit., p. 48.

(148) Adelchi Baratono, Willy Dias, Massimo Bontempelli, Giorgio Serbandini, Corrado De Vita, Mario Mafai, Silvio Micheli, Amedeo Ugolini affiancati da un eguale numero di lettori. Al premio è dedicato il paragrafo V "Un premio letterario, Calvino, Venturi" del De Nicola F., La letteratura nei giornali genovesi del dopoguerra, cit., pp. 43-50, nonchè L. Surdich, Italo Calvino e il "Premio de Lunità" in Bertone G. (a cura di), I.Calvino. La letteratura, la scienza, la città, Genova, Marietti ed., 1988, pp. 164-172.

(149) M. Venturi con Cinque minuti di tempo e I. Calvino con Un campo di mine. “L’Unità” dedica alla premiazione la prima pagina del 1 gennaio 1947. (Ibidem)

(150) De Nicola F., La letteratura nei giornali genovesi del dopoguerra, cit., p. 45.

(151) De Nicola cita ancora quelli pubblicati fino allal fine del 1946: la poesia Diluvi di E. Jenco, i racconti La licenza di S. Terra, Il caporale Keller di Eremburg, Mio fratello partigiano di Lucia Sollazzo. (Ibidem).

(152) (Ibidem). Le pellicole proposte, con dibattito pubblico a seguito, sono presentate da Kino Marzullo e sono: Ladri di Biciclette di Vittorio De Sica, Germania anno zero di R.Rossellini, Il Mulino del Po di Alberto Lattuada, Anni difficili di Luigi Zampa, Riso amaro di G. De Santis, La terra trema di L. Visconti. (B.Bario, L'edizione genovese delL’Unità, cit., p. 80).

(153) L’Unità dà notizia della nascita della Cooperativa Pubblico Produttori Cinematografici, la cui creazione è coordinata dall'ANPI provinciale, il 27 giugno 1950. (Ibidem).

(154) F. De Nicola, La letteratura nei giornali genovesi del dopoguerra, cit., p. 12.