Deborah Tolomeo
La 'Stampa Rossa' a Genova (1945-1953). Le Carte Adamoli


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     "Qualcuno obiettava che era difficile condurre in porto, nel mezzo di una crisi economica e finanziaria, un'impresa fallita negli anni del cosiddetto "boom". Ma Adamoli rispondeva: "Le energie ci sono, basta saperle suscitare. E chi sostiene che la ricostruzione del 'Carlo Felice' è un lusso, non ha capito nulla della nostra politica di austerità: la cultura non è mai un lusso".

     F. Michelini, “L’Unità”, 31 luglio 1978.

INTRODUZIONE

     "La storia si fa senza dubbio con documenti scritti. Quando ce n'è".
     Questo scriveva lo storico francese Lucien Febvre, per evidenziare come sia necessario avvalersi di tutte le fonti primarie e secondarie disponibili per condurre correttamente una ricerca storiografica. Prima di introdurre il mio lavoro è essenziale aprire una parentesi sulla rilevanza delle raccolte documentali quale fonte primaria della ricerca storica: oggetto del mio studio, infatti, è il fondo Adamoli, consultabile dal mese di gennaio 2005 presso il Centro Ligure di Storia Sociale. Le carte conservate dal sindaco di Genova e parlamentare Gelasio Adamoli durante la sua lunga carriera politica suggeriscono nuovi spunti per l’analisi della storia recente della nostra città e dell'opera del Partito Comunista all'interno della società civile. L’apporto di nuova documentazione relativa a fatti storici a noi vicini è essenziale perchè rende possibile l’approfondimento o la rilettura della contemporaneità: è quindi di vitale importanza incoraggiare la raccolta e sistemazione della carte legate ai protagonisti del Novecento. E’ inoltre estremamente gratificante per uno studente - in un’era in risulta relativamente semplice accedere ad una grande quantità di informazione attraverso il web, ma altrettanto difficile accertarne le fonti e quindi valutarne la validità - poter operare una ricerca approfondita "toccando con mano" le carte accumulate in un archivio. Rintracciare le fonti documentali legate ai protagonisti della storia e conservarle adeguatamente è quindi l'unico modo concreto di ricostruire e proteggere la memoria storica ed è essenziale mantenere in vita gli archivi e i centri di studio, che rendono disponibili tali strumenti.