Istoria della vita e delle di Quatremere De Quincy

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      Ora facilmente si vede che il disegno considerato sotto questo rispetto, comprenderebbe troppe cose, e darebbe luogo in questo esame critico a troppe osservazioni parziali, perchè ne sia possibile di esaminare le operé di Raffaello , siccome lo farebbe 1' artefice, sopra le opere stesse , per via dell' analisi pratica delle qualità o dei difetti eh' esse rinchiudono, e col farne 1' applicazione a tale o tal' altra figura.
      Noi dunque parleremo, ed anche brevissimamente, del disegno di Raffaello , sotto il rispetto teorico e generale della scienza che vi si osserva , dell' arte delle proporzioni e dello stile che lo distinguono.
      Quanto alla scienza dipendente dallo studio profondo della costruzione dei corpi, dell' ossatura, della muscolatura, delle minute particolarità della pelle, che ricopre quest' armatura, abbiamo . già veduto prima, essere un tale merito quasi esclusivamente quello di Michelangelo, e che in questo nessuno può essergli paragonato. Raffaello non aveva appreso da principio il disegno alla scuola'dell' anatomia, li pittori del quindicesimo secolo aveano pochissimo bisogno di tale scienza , perchè quasi tutti li soggetti, eh' aveano a trattare li dispensavano dalla nudità, quand'anche non la escludessero. Lo studio del corpo umano non consisteva , pei bisogni della pittura di que' tempi, che nel delinearne i contorni : ed in ciò appunto furono circoscritti li primi studj di Raffaello.
      Egli accostumò l'occhio suo ad una grande giustezza nella maniera di riprodurre le forme de' corpi co' loro contorni , senza entrare all' indentro di più nelle ragioni di esse forme. La sua mente creatrice Io portò verso la composizione : il suo gusto gli fece cogliere il bello di^.ooQle


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Istoria della vita e delle opere di Raffaello Sanzio da Urbino
di Quatremere De Quincy
Sonzogno Milano
1829 pagine 847

   

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