Istoria della vita e delle di Quatremere De Quincy

Pagina (441/867)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      8> 441 «3
      Avvertito Raffaello della sua morte vicina, dopo che fu rimandata fuori della stanza la sua innamorata, fecetendere e pensare a tanti e sì diversi lavori, occasionasse in lui, che come si è detto non era robusto , una di quelle febbri che i medici chiamano acute , la quale egli avrebbe fors' anche potuto superare ove 1' imperizia del medico non si fosse accoppiata al furore del morbo, che in pochi giorni gli tolse la vita. Con maggiori argomenti potrà la medicina persuadere della verità di questa opinione , la quale come volentieri s' è radicata in noi, così vogliamo credere che non troverà difficile accesso nell'animo dei non freddi lettori di questo libro.
      Noi pertanto avvaloreremo la nostra opinione, riportando qui quanto ne ha scritto il chiar. Missirini su questo proposito da noi espressamente ricercato.
      « Niuno è che ignori Francesco Cancellieri essere stato sovra ogni altro più diligente raccoglitore delle memorie patrie, esalto e minuto indagatore, e serbatore d' ogni minima notizia , che appartenesse a Roma da più secoli addietro, come ne fanno fede li molti scritti suoi carichi e riboccanti di tali particolarità. Ora esso Cancellieri mostrommi un giorno uno scritto antico , eh' ei dicea aver avuto dal cardinale Antonelli, nel quale sulla morte di Raffaello davansi le seguenti notizie ».
      = Raffaello Sanzio era d'indole nobilissima e dilicata: la vita sua si appigliava ad uno stame tènuÌ9SÌrao, in quanto al corpo, perchè era tutto spirito : oltre che le forze fisiche gli si erano di molto menomate per le straordinarie fatiche sostenute , e che fanno maraviglia essersi potute sostenere in si breve età. Ora trovandosi assai debile, e standosi un dì nella Farnesina, ebbe ordine che di presente si recasse a corte. Perchè datosi a correre , per non ritardare, giunse in un fiato al Vaticano tutto trafelato e sudante e ivi standosi in vaste sale*, e ragionando a lungo sulla fabbrica di S. Pietro, gli si raffreddò il sudore sulla persona, e fu compreso tosto da un male improvviso. Laoade ito a casa fu sopraggiunto da una specie di perniciosa che lo trasse sventuratamente alla tomba. s=
      ^.ooQle


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Istoria della vita e delle opere di Raffaello Sanzio da Urbino
di Quatremere De Quincy
Sonzogno Milano
1829 pagine 847

   

Pagina (441/867)




[ Home Page Raffaello Sanzio ]




Raffaello Francesco Cancellieri Roma Cancellieri Antonelli Raffaello Sanzio Farnesina Vaticano S. Pietro Qle Con Missirini Ora Ora Pietro