Istoria della vita e delle di Quatremere De Quincy

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      Morte di R*f- la questo stato di cose e d'indecisione sopra qneUo che gli serbava la sorte, Raffaello continuava a darsi in braccio ai piaceri d'amore, e soventi volte con una smoderatezza poco conciliabile coi lavori cui doveva attendere assolutamente. Avendo un giorno abusato eccessivamente delle sue forze, nel ritornare a casa sua fa assalito da una febbre violenta, della quale tacqae la causa : per cui li medici la attribuirono ad un forte riscaldamento , e gli ordinarono il salasso. Il male proveniva da rifinimento, e lą eavata di sangue finģ di togliergli il rimanente delle forze. E questo č quanto raccontasi delle cause della sua morte \
      * Non lascia di recar certa maraviglia lo scorgere come siasi perpetuata presso tutti i biografi di Raffaello, ad eccezione del P. M. Guglielmo della Valle, che con buone ragioni la smentisce, Proemio alla vita di Raffaello, voi. 5.°, pag. a34, l'opinione ch'ei morisse •vittima dei sensuali piaceri; quando sembra essa apertamente ripugnare alla comune maniera di intendere le cose ed alle mediche esperienze. Erano gią varj anni ch'egli aveasi la sua For-narina, e bisogna pur credere che, se nessun male sofferse in tutto quel tempo, i suoi trasporti fossero, se non moderali, nemmeno eccessivi. La medicina insegna che le malattie di sfinimento m tal genere non tolgono giammai la vita che in conseguenza di lentissime febbri, le quali col corpo infievoliscono anticipatamente le facoltą dello spinto. Nessun segno dič mai Raffaello, anche negli ultimi giorni del viver suo di decadimento nč fisico, nč morale. Non sarą adunque riputata arditezza la nostra , se troviamo di ripetere da tutt'allra causa la di lui morte. Concorrono tutti gli scrittori nell' affermare che Raffaello era di una gracile complessione. Si sa che in ragione eh' ei cresceva in fama gli si moltiplicavano gli incarichi ed i lavori; e ch'egli d'altronde non se ne sapea schermire, abbracciando tutto con entusiasmo e trasporto. Ora č ben pił probabile, che 1' orgasmo in cui si dovevano assiduamente trovare le facoltą della mente di lui per at-
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Istoria della vita e delle opere di Raffaello Sanzio da Urbino
di Quatremere De Quincy
Sonzogno Milano
1829 pagine 847

   

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