Istoria della vita e delle di Quatremere De Quincy

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      che sona una specie di traduzione figurata della favola dell'Asino d' oro di Apnlejo? Si «dimanda poi come Ra£ faello avesse allora potuto conoscere cosi per minuto la invenzione dello scrittore latino, senza il soccorso di un qualche di quei celebri letterati d'allora, alla testa dei quali era Baldassare Castiglione, il quale si sarebbe piaciuto di estrarne dal racconto di Apulejo diversi programmi , o soggetti da commettersi alla composizione deL pittore *.
      delle Arti Belle, abbiamo avuto sotto gli occhi la raccolta di queste stampe, ed abbiamo letto sulla 4, 7 e )3 il monogramma A. V., e nessuna marca sulle altre; le quali si (anno conoscere dalla maniera onde sono trattate per opera del Maestro dal dardo e di Bonasone. Adam Bartsch t cui spetta il merito d'aver raccolto per r ultimo con buona critica e mólta dottrina le migliori notizie intorno agli intagliatori, ed alle stampe incise, netta sua opera Le Peintre graveur, voi i4°, pag. 189, dice: che queste 3a stampe furono intagliate dal Maestro conosciuto dal dado, ad eccezione di 3 che lo furono da Agostino veneziana Ma vogliono gli intelligenti che anche il Bonasone ne incidesse alcune.
      11 sig. Carlo Jarris, pittor inglese, acquistò in Firenze nel 1735 otto pezzi di pensieri originali di questa favola.
      * Noi non discorderemo affatto dal parere dello Storico francese intorno al poter essere stato il Castiglione quegli che scelse dal racconto di Apulejo la serie di quadri cui Raffaello diè vita e col disegno e coli'a fresco, stante la vicendevole amicizia che strettamente gli univa ; ma come potremo convenire che l'Urbinate non potesse avere anche da sfe solo tutto il merito dell' invenzione, quando sappiamo che 41 Pinturicchio, appunto per non esser questi capace d'inventar cose grandiose, lo associò a si mentr' era più giovinetto assai, nelle sue opere di Siena per comporre e dipingere una storia? . . . Perchè si dubiterà che Raffaello avesse potuto conoscere per minuto la invenzione dello Scrittore latino, Apulejo, se sappiamo da lui stesso che stu-
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Istoria della vita e delle opere di Raffaello Sanzio da Urbino
di Quatremere De Quincy
Sonzogno Milano
1829 pagine 847

   

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