Istoria della vita e delle di Quatremere De Quincy

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      . essendosi condotto a termine prima di quest' epoca, parrà probabile cbe i disegni per adornarlo avessero potuto occupare la matita del Sanzio qualche tempo innanzi ch'ei ne intrapprendesse l'esecuzione. Non si potrebbero dunque riferire all'epoca istessa, quella numerosa serie di disegni che Marcantonio ha intagliati * , eecc., pag. 46 ; e Nottue intorno Raffaello Sanzio da Urbino ecc., pag. 4 del dottissimo aw. D. Carlo Fea; il quale in ambedue i luoghi ha rivendicato saviamente l'onore del papa Paole 111, cbe il Richardson , Traiti de la peinture, tom. 2.0, pag. 9oi , dopo il Bayle, da lui mal inteso, Dictionnaire, art. Chigi, accusa di usurpazione del palazzo , e di esilio da Roma alla famiglia senza verun motivo. La falsa asserzione dell' Inglese ha tratto in errore anche il sig. conte cav. Luigi Bossi, il quale ha ripetuto questo falso avvenimento nelle sue eruditissime aggiunte alla traduzione del Roscoe, voi. 11.0, pag. 68. Questo palazzo coi domin) dei Farnesi passò al re di Napoli, al quale tuttora appartiene.
      * Senza voler decidere noi se sia vero o no che Marcantonio intagliasse questa serie di disegni di Raffaello ; lo che non troviamo confermato dai biografi di lui, nè dai raccoglitori, od illustratori delle sue opere, riporteremo qui solamente per avvertenza dei lettori, che il Bottari, Note al Vasari, tom. 3.°, pag. ait, afferma esser questo un grosso errore; e che questi disegni furono intagliati non da Marcantonio, ma da due suoi scolari; l'uno de'quali è Agostino veneziano, e l'altro un intagliatore che si sottosegna colla cifra B. V., di cui non sa il nome. 11 Raimondi intagliò bensì alcuni peducci delle pitture eseguite dal Sanzio nella loggia del palazzo Chigi ; ma le stampe pubblicate da Antonio Salamanca onde parla qui l'autore, mento* tutti convengono essere desse eseguite sui disegni di Raffaello , il cui genio fedelmente ci trasmettono; tutti parimente convengono non esser opera di Marcantonio, ma bensì de'suoi scolari. Noi per cortesia dell'illustre March. Mal aspina di Sannazaro, dotto conoscitore, e passionato raccoglitore d'ogni prezioso monumento^.ooQie


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Istoria della vita e delle opere di Raffaello Sanzio da Urbino
di Quatremere De Quincy
Sonzogno Milano
1829 pagine 847

   

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