Istoria della vita e delle di Quatremere De Quincy

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      Madonna d«l Ricorderemo ancora qnello di Londra, dove non vedesi Londra- di straordinario che il piccolo S. Giovanni. La Madonna,
      Intagliati da ——.—— ———
      Vcsncjtn ^ juiin testa del piccolo S. Giovanni, il quale, tenendonella mano la Croce colla iscrizione Ecce Agnus Dei, s'appressa un co tal poco incurvato per dare un bacio al divino Figliuolo : alquanto in lontananza vedesi S. Giuseppe nelT atto di camminare, il quale sembra che pensi essersi soffermato di troppo , e quindi con un' aria tra grave e mesta si volge indietro a riguardare la sua famiglia : 1' argomento del cui dipinto pare perciò essere la partenza dalla patria. Il professare Braun a pag. 101, nella descrizione che fa di questa tavola diceche Raffaello la fece pel Duca di Urbino, onde venne alle mani del Re di Spagna, il quale la regalò al re Gustavo Adolfo j ne fu poi erede Cristina, che la riguardò come il più preuoso tesoro della sua collezione.
      Fu intagliato da Larmessin, da Guttemberg, da I. Pesne, e da altri, ma poco felicemente: ora è stato affidato l'eseguimento d' un nuovo intaglio che si era già cominciato in Loodra, al sig. Pietro Anderloni; il quale sopra una copia del quadro mandatagli da coli, ne ha fatto dapprima un accuratissimo disegno, e ci darà presto una stampa degna dell' originale.
      Due altri dipinti della stessa composinone li conoscono; l'uno nel museo Borbonico di Napoli , che riteoevasi come originale di mano del Sanzio ; l'altro presso il sig. Carlo Sanquirico di Milano , il quale, recato a Londra per confrontarlo con quello della sig. Stafiort, venne colà giudicato dagli intelligenti che se quello di Staffort era di Raffaello, lo era certamente in maggior grado questo di Sanquirico giaochè desso portava con sè l'impronta più certa della sua prima maniera, quando però avea già veduto Firenze; e quindi anche di un'epoca anteriore: trasportatolo di poi in Napoli si reputò quivi tanto superiore a quel del museo Borbonico, che tolsero a questo il cartello indicante essere originale di Raffaello, e lo classificarono come opera non più del maestro, ma della scuola. Alla fine di questa Storia aggiugneremo una lettera sopra il Quadro Sanquirico, che ite farà conoscere il merito più degnamente di quello che per noi si può fare in una nota.
      ^.ooQie


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Istoria della vita e delle opere di Raffaello Sanzio da Urbino
di Quatremere De Quincy
Sonzogno Milano
1829 pagine 847

   

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