Istoria della vita e delle di Quatremere De Quincy

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      » 109 ^Da quesle poche parole , vedesi che Raffaello si prefiggeva realmente per fine la ricerca di quel bello, che T arte non può mettere assieme se non coli' aiuto di numerosi confronti, non solo facendo scelta di quanto la natura presenta all' arte, ma ancora collo sforzo che fa l'immaginazione dell' artefice , onde formarsi un tipo di perfezione, atto a dirigere il suo gusto nello eseguimento della sua opera *.
      in 4.° col titolo di = Alcune riflessioni di un Oltremonta.no su la creduta Galatea di Raffaello d? Urbino = colle quali pretese 1' autore di provare che non è questa la Galatea di cui parla il Sanzio nella sua lettera al Castiglione: ma a chi capitasse mai di leggere cotale opuscolo, se non si trovasse in Roma dinnanzi alla pittura medesima per vedere quivi quanto siano erronee le osservazioni del sig. Marchese, legga le prove in contrario evidenti e giuste, colle quali vi ha risposto il prelodato sig. aw. Fea , a pag. 45 del suo Prodromo.
      * Ci è occorso di vedere non ha guarì in un libro magnificamente stampato ed inciso in gran foglio = Recueil cTEstam-pes gravées d'après des peintures antiques italiennes eie. par Auguste Boucher Desnoyers etc. Paris ches Firmin Didot 1821, otto • ritratti di donne di grandezza naturale, detti quivi li modelli di Raffaello ; disegnati sugli originali die questi istesso dipinse a frésco nelle due sale dei bagni del Casino sul Granicolo di Roma , prima de' duchi I^ante, ora Borghese.
      Una siffatta asserzione, considerata anche solamente con quanto Raffaello stesso scriveva al Castiglione nella succitata lettera, esservi , cioè, carestia di belle donne , appare evidentemente e troppo ardita, ed anzi opposta a ciò che diceva il Sanzio : in latti avrebbe egli così scritto, se avesse avuto a sua disposizione otto belle donne ? Aggiungi, che veniamo assicurati dall' egregio pittore, il sig. Filippo Agricola , che tali ritratti furono dipinti da alcuni scolari di Raffaello , ma non da Giulio , e posteriormente alla fabbrica eh' ebbe luogo dopo la compera fattane dai duchi Lantc li 4 settembre 1551, essendovi nel mezzo della volta^.ooQle


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Istoria della vita e delle opere di Raffaello Sanzio da Urbino
di Quatremere De Quincy
Sonzogno Milano
1829 pagine 847

   

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